Il testo della Legge di Bilancio è stato presentato in audizione parlamentare dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti. Ministro che ha difeso la scelta dell’aumento al 42% della tassazione sulle crypto, non potendo fare diversamente per il momento. Una decisione che sarebbe stata presa per premiare gli investimenti pazienti e di lungo termine e punire invece quegli scalmanati del mondo crypto e Bitcoin.
Attualmente, però, per come è scritta la legge, non fa differenza possedere Bitcoin e criptovalute da un giorno, un mese, un anno o persino dieci anni. Le plusvalenze sarebbero tutte uguali. Ed è questo – seguirà poi un’altra dichiarazione del Ministro – il tema che si farà più rilevante. Il quanto a lungo più della detenzione secca. Il rischio è però che anche questa soluzione scontenti tutti.
Le polemiche, dalla presentazione del testo della Legge di Bilancio, sono state feroci, sia sui social sia tra le principali aziende del settore. Due partiti su tre della maggioranza si sono detti contro – compreso quello che esprime il ministro Giorgetti, la Lega – ma nonostante ciò si arriverà a discuterne, tra minacce di emendamento e una terza via che sembrerebbe prendere lentamente forma.
Giorgetti difende la tassa?
Giancarlo Giorgetti difende, seppur con qualche riserva, l’aumento della tassazione crypto e Bitcoin dal 26 al 42%. Lo fa in audizione parlamentare, dove non ha in realtà altra possibilità che difendere il testo. Le dichiarazioni del ministro sono state riportate su X da Ferdinando Ametrano di CheckSig, accompagnate da commenti ferocemente contrari a quanto affermato dal ministro.
Sono d’accordo e disponibile a La diversa aliquota applicata a diverse forme di investimento del risparmio, già prevista dall’ordinamento, risponde alla logica di premiare le caratteristiche di investimento paziente e di lungo termine.
In esclusiva per tutti i lettori di Criptovaluta.it, per dovere di completezza informativa, abbiamo chiesto delucidazioni all’On. Centemero, che è stato già nostro ospite e che ci aveva raccontato di una Lega compatta nel dire NO!
Si tratterebbe di una difesa d’ufficio, che il ministro deve al testo che porta davanti al Parlamento e che dunque potrebbe non rispecchiare né l’opinione del Ministero né l’opinione di chi ne guida le operazioni.
C’è però anche altro che ha affermato Giorgetti – e che almeno a nostro avviso potrebbe essere la famosa terza via della quale si parla da tempo. Ha infatti affermato Giorgetti:
Sono d’accordo e disponibile a valutare forme di tassazione diverse rispetto alla permanenza in portafoglio degli investimenti. Va tassata di più la speculazione e va agevolato tenere nel lungo termine una forma di risparmio e investimento. Se ci sono emendamenti in questa direzione sono disposto a valutarli.
L’idea potrebbe essere quella di una situazione alla tedesca, dove si paga zero sulle detenzioni superiori ad un anno e poi il resto invece tassato come reddito personale?
Il rischio è comunque quello che in Italia si riesca a fare peggio, ovvero a pagare il 42% sulla “speculazione”, ovvero poco meno dell’aliquota più alta dell’IRPEF a prescindere da dove ci troveremo complessivamente con il nostro reddito. E poi il 26% per operazioni sulle quali i tedeschi pagano esattamente zero.
Sarebbe una doppia beffa, tenendo conto del fatto che chi specula passa in realtà dai derivati, che dovrebbero rimanere tassati al 26%.
La fuga di risorse umane e finanziarie, giá certificata, da anni, riconfermata ad inizio anno scorso con un approfondito studio:
https://www.unifi.it/it/news/talenti-e-capitali-fuga-dallitalia
“grazie” a questa tassazione, maldestramente strabica, si rinvigorirá assestando un nuovo, probabilmente mortale, colpo all’arrancante economia del Belpaese. Resteranno, in Italia, solo dipendenti pubblici e parassiti vari che, dallo Stato, prendono piú di quello che danno. FInché ci sará ancora qualcosa da prendere…
Ok, e la soluzione quale sarebbe? Cambiare residenza all’estero o cambiare conto bancario? 🤔
La soluzione è incentivare il futuro solo quei ritardati non lo capiscono porteranno ricchezza all’estero complimenti. Poverini
Io sono giá andato all’estero (Russia. Ho moglie russa) In questi giorni sono in Italia per rinnovare il visto (finché non do l’esame di lingua russa mi fanno un visto massimo per un anno come familiare di cittadina russa. Dopo mi daranno un permesso di soggiorno per 5 anni). il 19 é pronto il nuovo visto e riparto subito. Ho la residenza a Mosca giá da un anno. A giudicare dalle balle che vi dicono, qui in Italia, sulla Russia, il mio consiglio resta quello di espatriare. Come ho fatto io. Qualitá della vita infinitamente piú alta checché ne dicano i media mainstream occidentali…
Non c’é alcuna soluzione possibile, in Italia, se non quella di fallire, sprofondati nella voragine del debito pubblico che divora ogni tentativo di sopravvivenza economica. Vedrete quando la patrimoniale, a cui vi stanno giá preparando sui media, sará realtá! Magari stile “giuliano amato”…che vi tolgono i soldi dai c/c, di notte, come i banditi che sono!
Salve,
sempre complimenti per l’informazione precisa e tempestiva che date.
Volevo chiedere una cosa, che non mi è chiara:
Qualora pasi la tassazione al 42%, operando con i perpetual in Bybit con fondo in usdt, le eventuali plusvalenze rientrano nella speculazione crypto al 42% o nei cfd (derivati) al 26%? Grazie
Buona giornata
La soluzione sarebbe, fare una legge che rende obbligatorio un esame psichiatrico, (a parte il cv e l’esperienza), per tutti coloro che aspirano a guidarci e a guidare un paese, da tutti i punti di vista!
In questo modo, il mondo e noi, saremmo un po’ più sicuri!!!
grandi questi politici che abbiamo in ITALIA che pensano al bene dei cittadini imponendogli tasse spropositate per salvaguardare i loro investimenti in crypto.
Mentre loro fanno tutto sottobanco, fonte dal web , basta fare una breve ricerca:
la moglie di Giorgetti, Laura Ferrari che nel 2008 ha patteggiato una condanna a 2 mesi e 10 giorni per una truffa ai danni della Regione Lombardia. La donna curava corsi di equitazione per disabili in una Onlus. La società, per ottenere 400mila euro di finanziamenti dal Pirellone, gonfiò il numero degli allievi che frequentavano i corsi, così da poter accedere ai finanziamenti.
Quindi come sempre un cittadino europeo italiano è diverso da un cittadino europeo tedesco o altro…