Detroit, Michigan. Forse la conoscerai come cuore dell’industria automobilistica statunitense. O come città di Eminem e Stevie Wonder, di Aretha Franklin e Marvin Gaye. E presto potrai conoscerla come la più grande città dove è possibile pagare le tasse locali in Bitcoin e criptovalute.
A partire da metà 2025, se tutto procederà secondo i piani, sarà possibile pagare le tasse locali, le multe e i contributi in diverse criptovalute. La notizia è stata confermata dal sindaco della città, Mike Duggan, in un comunicato stampa.
Sarà PayPal ad offrire la piattaforma tramite la quale sarà possibile pagare in criptovalute. Negli Stati Uniti – per il momento – PayPal supporta Bitcoin, Bitcoin Cash, Ethereum, Litecoin e anche lo stablecoin PayPal USD ($PYSUD), su rete Solana o Ethereum. Non è chiaro se per l’iniziativa il grand intermediario di pagamenti digitali finirà per offrire anche qualcosa in più in termini crypto che si potranno utilizzare.
Detroit lancia la sfida a Miami, che è stata a lungo considerata negli Stati Uniti la vera capitale di Bitcoin e crypto. E per farlo permetterà – prima volta per una città di queste dimensioni – di poter pagare imposte locali e anche multe ricorrendo alle criptovalute.
Detroit sta costruendo un ambiente favorevole alla tecnologia, per mettere cittadini e imprese nelle migliori condizioni. Siamo entusiasti di essere una delle prime città degli Stati Uniti a esplorare gli utilizzi in ambito pubblico delle blockchain e a permettere ai cittadini di utilizzarle come metodo di pagamento.
Questo è il commento principale di Mike Duggan, sindaco in forza al Partito Democratico in città, che segnala come in realtà la questione dell’apertura alle crypto non sia soltanto ad appannaggio dell’ala repubblicana guidata da Donald Trump.
Il pagamento delle imposte ricorrendo alle criptovalute sarà disponibile, salvo intoppi tecnici, già a partire da metà 2025. Detroit diventa così la principale delle città USA a permettere questo tipo di pagamenti.
In passato già l’Ohio aveva provato ad avviare un’iniziativa del genere, nel 2018, salvo poi sospenderla. E anche lo stato del Wyoming aveva fatto lo stesso, per quanto per un numero di tasse ridotto.
Non ancora. Per ora l’esperimento guidato da Detroit sembrerebbe più vicino a quello del *Canton Zugo in Svizzera e di altri cantoni e realtà comunali nella stessa confederazione.
Tutto questo mentre in Italia le discussioni a tema tasse e Bitcoin stanno prendendo tutta un’altra piega, con il governo che ha difeso la volontà di portare al 42% la tassazione sulle plusvalenze dei trader e anche dei semplici detentori.
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Vedi Commenti
com'era ? 4 partiti su 5 contrari alla tassazione del 42%? mai fidarsi dei politici
Cosa dobbiamo aspettarci da politici che ci dicono che dobbiamo sbrigarci a morire? Per me destri o sinistri sono tutti fascisti.