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Bitcoin e crypto: IL DATO CHE FA PAURA. Pochi minuti per conoscere il DESTINO

L'inflazione USA fa paura più di ieri e speriamo meno di domani. Ecco come affrontare il dato delle 14:30.
9 ore fa
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Non esistono scenari negativi per Bitcoin e crypto che arrivano dal mondo macro? Tra poche ore ne sapremo di più sull’inflazione USA, che dovrebbe condizionare le prossime scelte di Federal Reserve, un evento che, avviato il ciclo ribassista sui tassi, viene seguito per ovvi motivi molto da vicino.

Per prepararci al meglio al dato vedremo effettivamente cosa c’è sul tavolo e se si debba o meno essere preoccupati, almeno sul medio e lungo periodo. Sul breve periodo, in avvicinamento al dato che viene comunicato alle 14.30, ci sarà volatilità e il primo consiglio da portare a casa è quello di evitare di fare trading a leva alta, dato che c’è la possibilità che ci siano movimenti importanti di prezzo in un senso e nell’altro prima che Bitcoin e crypto decidano la loro direzione.

Un pomeriggio di tensione, che non sarà certamente l’ultimo causato dal mondo macro. E che dovremo seguire con dovizia di particolari. A tal proposito saremo tutti insieme SUL NOSTRO CANALE TELEGRAM PREMIUM per discuterne alle 21:00 di questa sera. Sul canale VIP trovi anche 20 segnali al mese e approfondimenti macro che non sono disponibili altrove!

Inflazione USA: perché (non) essere preoccupati

Partiamo dall’antefatto: l’inflazione è in calo netto e in avvicinamento al target del 2% ormai da qualche mese. Ci si aspetta però oggi un dato superiore a quello dei due mesi precedenti, ovvero per l’inflazione classica al +2,6%. Inflazione Core invece, che in questa fase è la più importante, fissa al 3,3%. Non sono dati belli, ma neanche così brutti – e forse la migliore delle opzioni sul tavolo rimane quella di dati vicini alle aspettative, almeno per Bitcoin e crypto.

  • Fed deciderà basandosi su questi dati?

Parliamo dell’incontro del FOMC del 18 dicembre, che deciderà se effettuare ulteriori tagli ai tassi (dello 0,25%) o no. Ieri Neil Kashkari di Fed Minneapolis ha affermato che un’inflazione ancora forte potrebbe condizionare la decisione di Fed. È probabile. Sul breve non sarebbe un bel vedere forse per Bitcoin e crypto, ma ci sta.

  • Sul medio e lungo meglio il soft landing

Se a Jerome Powell dovesse riuscire di evitare la recessione e di riportare in tempi ok l’inflazione sotto controllo, questo sarebbe il miglior scenario per Bitcoin e crypto di gran lunga. Il fatto che si torni a parlare di inflazione e non più di necessità di sostenere il mercato del lavoro è un ottimo segno per chi guarda a orizzonti temporali più ampi.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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