Pennsylvania: Bitcoin come riserva strategica. Arriva la proposta SHOCK

Arriva la prima proposta per una riserva strategica in Bitcoin negli Stati Uniti, almeno a livello statale. A portarla avanti sono due politici repubblicani che hanno avanzato una proposta di legge nello stato della Pennsylvania, cercando forse di cavalcare l’onda dell’apertura politica a Bitcoin e crypto conseguente all’elezione di Donald Trump.

Elezione che ha riaperto alla discussione su Bitcoin come riserva strategia anche a livello federale, con la Senatrice Cynthia Lummis che ha ripreso a spingere per un’evoluzione del genere. Non è chiaro per il momento in quanti siano disposti però a votare a favore di una soluzione del genere, tanto in Pennsylvania quanto a livello federale negli USA.

Donald Trump aveva promesso durante la campagna elettorale di voler impedire la vendita dei Bitcoin che gli USA hanno ottenuto tramite sequestri, facendo riferimento alle somme che in quel periodo US Marshals stavano inviando a Coinbase per la liquidazione. Anche qui però non è chiaro se, come e quando ci procederà in tal senso.

Anche la Pennsylvania nel mondo dei bitcoiner?

Tra il dire e il fare c’è di mezzo sempre il mare, soprattutto a livello politico. E non sarà facile vedere la proposta di Cabell e Kaufer approvata. Ma è comunque qualcosa, perché nel peggiore dei casi se ne sarà comunque parlato ad un pubblico più vasto di quello che tradizionalmente si occupa di crypto e Bitcoin.

La proposta è relativamente semplice e segue quella di Cynthia Lummis per il governo federale: lo stato della Pennsylvania dovrebbe acquistare una riserva strategica di Bitcoin, come protezione dall’inflazione. Una proposta che farà indispettire i tanti che ritengono che Bitcoin non abbia (ancora?) quelle caratteristiche e che intravederanno in questa proposta poco più di una vetrina politica per chi sta proponendo questo tipo di operazione.

• Non è chiaro se sarà possibile raccogliere una maggioranza

L’assemblea generale della Pennsylvania vede il senato in mano repubblicana e la camera bassa invece nelle mani dei democratici, per quanto con una maggioranza in questo secondo caso piuttosto risicata. Maggioranza risicata che potrebbe forse però favorire la proposta dato anche il clima politico che si sta creando negli Stati Uniti, dove anche i democratici ora stanno facendo le proverbiali carte false per apparire il più possibili vicini al mondo crypto e Bitcoin.

Siamo però ancora lontani…

Queste proposte estemporanee sono certamente importanti per diffondere la conoscenza di Bitcoin, ma è chiaro che siamo ancora a distanze siderali dal poter considerare Bitcoin come riserva di valore ampiamente accettata.

Servirà un cammino lungo, fatto anche di riduzione di quei grossi movimenti di prezzo che lo rendono… ancora molto diverso dall’oro.