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SHAQ MULTA NFT

Shaquille O’Neal: 11 milioni di multa per lo scandalo CRYPTO. E non è finita qui!

Accordo da 11 milioni per uno dei volti più conosciuti dello sport mondiale. Promuovere le crypto non paga, almeno negli USA.

Sul parquet ha fatto sognare molti, ma la sua avventura nel mondo crypto finisce con una multa da 11 milioni di dollari, per aver promosso il progetto NFT Astrals. Parliamo di Shaquille O’Neal, che era stato tra le celebrity più coinvolte nella promozione del mondo crypto durante la precedentebull run. E per Shaq le cose potrebbero non finire qui, perché è anche coinvolto ion una class action contro le celebrità che avevano promosso FTX.

Una situazione che in realtà coinvolge diverse celebrity e che ci ricorda da dove veniamo e cosa prendere con le doverose pinze se (o forse sarebbe meglio dire quando) dovesse riproporsi.

L’arrivo in massa delle celebrity sportive e del cinema fu il segnale del top, del massimo raggiunto durante il precedente ciclo. E chissà se la cosa finirà per riproporsi anche a questo giro.

Accordo per 11 milioni di dollari

L’accordo è stato raggiunto nella tarda serata di ieri e vedrà Shaquille O’Neal pagare 11 milioni di dollari in ammende per aver promosso quelle che sono secondo SEC delle security non registrate. Cosa che non si può fare negli USA e che è al centro in realtà di tutte o quasi le cause mosse da SEC contro il comparto.

Shaquille O’Neal ci aveva anche provato a far chiudere il caso, senza però riuscirci, e trovandosi così a dover rimborsare 11 milioni di dollari, cifra importante anche per chi ha guadagnato – tanto – durante la sua carriera sportiva.

Secondo l’accusa sarebbe stata proprio la popolarità di Shaq a spingere molto investitori ad acquistare, cosa che sarebbe diventata più grave con la partecipazione di Shaquille O’Neal ad una campagna che invitava tutti a tenere i token del progetto anche dopo il fallimento di FTX che ha letteralmente distrutto questo tipo di progetti.

O’Neal, tra le altre cose, avrebbe venduto tutto il vendibile nonostante avesse invitato gli altri a rimanere all’interno del progetto.

Una vittoria per l’avvocato delle class action

Sarà interessante osservare le evoluzioni anche della traiettoria di Adam Moskowitz, che era parte dell’accusa in questo procedimento e che lo sarà anche per la causa contro le celebrità che hanno spinto FTX dietro compenso.

Una class action, quest’ultima, che riguarda ancora una volta Shaq, che però in quel caso si troverà in ottima e affollata compagnia.

Sono questi gli ultimi strascichi di un ciclo folle, che potrebbero arrivare proprio mentre se ne sta aprendo un altro, con Bitcoin ai massimi storici e tanti altcoin che starebbero prendendo la rincorsa.

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