In quella che sarà ricordata dai mercati tradizionali come la giornata delle trimestrali più calde di sempre per NVIDIA, Bitcoin piazza un altro record superando i 94.000$ poco prima dell’apertura della sessione americana. Un superamento di una soglia più psicologica che tecnica che è arrivata lentamente, poi con un’accelerazione e che però sembrerebbe raccontare una crescita di BTC in questa fase… più che salutare.
Certo, alla fine parleranno le sessioni di trading più intense, ovvero quelle degli USA, che oggi daranno il benvenuto anche a nuove opzioni: dopo il lancio di quelle sugli ETF di BlackRock ieri (su Bitcoin), oggi toccherà a quelle su Grayscale e i suoi due ETF. Ma non è tutta qui la forza che Bitcoin sta continuando a dimostrare.
C’è un curioso incrocio di politica, di apertura su scala globale e di definizione di quello che Bitcoin potrà essere, come asset, soprattutto a livello corporate, che andrà certamente discusso – lo stiamo già facendo sul nostro Canale Telegram Premium – per capire il nuovo contesto all’interno del quale si sta muovendo Bitcoin.
Bitcoin sembrerebbe essere diretto senza troppi complimenti verso i 100.000$, soglia dall’enorme valore psicologico, che in tanti si aspettavano per il precedente ciclo e che invece ha avuto bisogno di un… aiutino.
Stanno arrivando le prime nomine. La migliore possibile è saltata, ovvero quella di Howard Lutnick al Tesoro. Il capo di Cantor è finito al Commercio, ma è un risultato comunque da portare a casa con un certo sentiment bullish.
Le altre nomine in ballo sembrerebbero essere tutte molto favorevoli per Bitcoin – e sembrerebbe pertanto mancare ogni tipo di preoccupazione almeno a livello politico. E dato che parliamo degli USA – che sono sia il primo mercato finanziario del mondo, sia quello storicamente più ostile alla finanziarizzazione di Bitcoin – è un ottimo segnale.
Vuoi per farsi pubblicità, vuoi perché ci crede davvero, Michael Saylor ha annunciato che si farà ambasciatore da Microsoft per Bitcoin. La cosa non è in grado di spostare significativamente i mercati sul breve. Si tratta però di un termometro anche questo di quale sia il sentiment che circola sui mercati.
Un sentiment che permette a Saylor di comunicare cose del genere senza essere spernacchiato. Ce la farà? È la cosa meno importante in questo momento.
Non ci sono grandi cambiamenti sul fronte macro. I tagli di dicembre sono ancora vicini a 50/50 e questo però per il momento non sembrerebbe essere fonte di grande preoccupazione.
Il carburante per l’ottimismo sembrerebbe arrivare da altrove – e finché durerà, potremo quasi ignorare quello che deciderà Fed. O comunque potremo farlo fino a domani, quando avremo nuovi dati del mercato del lavoro che potrebbero contribuire a indirizzare i mercati.
Il grosso degli analisti ritiene questo una sorta di passaggio intermedio verso possibili nuovi massimi di Bitcoin su livelli più alti.
Bernstein cita numeri incredibili, così come lo fanno tanti altri bullish analist che però dovrebbero essere presi per ora con le pinze. Per il resto, Bitcoin sembrerebbe essere ancora in ottima salute.
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