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PD NO ESCLUSIVA

PD: pronti a votare contro il 42% su Bitcoin e crypto. Parla l’On. Antonio Misiani

Pronto anche Marattin. Probabilmente sintesi dal governo per trovare una soluzione. Tutto quello che c'è da sapere.

ESCLUSIVA CRIPTOVALUTA.IT: Come prevedibile il principale partito di opposizione, il Partito Democratico, voterà a favore degli emendamenti contro l’aumento al 42% della tassazione delle plusvalenze su crypto e Bitcoin. La conferma è arrivata a Criptovaluta.it dall’On. Antonio Misiani, che per il Partito Democratico è responsabile Economia e Finanze, Imprese e Infrastrutture.

Il Partito Democratico voterà a favore di qualunque emendamento dovesse raggiungere l’aula e quindi sia quello dell’On. Marcello Coppo, sia quelli dell’On. Giulio Centemero e dell’On. Roberto Pella. La posizione del partito sarà comunque – anche questo prevedibilmente – quella di votare contro la Legge di Bilancio e quindi tout court anche contro l’aumento.

Dinamiche politiche che vanno inquadrate nel contesto preciso di una Legge di Bilancio che non può aspettarsi, in nessun caso, di incontrare il favore dei partiti dell’opposizione. La dichiarazione del Partito Democratico si aggiunge a quella dell’On. Luigi Marattin, che ci ha già confermato sostegno agli emendamenti.

Tutti contro – e allora?

Verrebbe ora da chiedersi chi è che sia a favore di un regime di tassazione nuovo e punitivo per chi investe in criptovalute. Nessuno, o quasi, ma si dovrà pur fare buon viso a cattivo gioco per trovare una quadra e quei 16,7 milioni che la relazione tecnica di accompagnamento alla Legge di Bilancio ha già messo in conto.

Come racconta Giulio Centemero su X, c’è grande possibilità di vedere una sintesi tra le proposte che potrà così scongiurare quantomeno l’arrivo al 42% della tassazione sulle plusvalenze su Bitcoin e crypto:

Una riformulazione governativa che finirebbe per trovare una sintesi e anche per accontentare i parlamentari che hanno proposto, separatamente, gli emendamenti, perché anche con quello si dovranno fare, inevitabilmente, i conti.

Spazio per una formulazione non peggiorativa?

Per il momento sembrerebbe di no. Potrebbe saltare la soglia dei 2.000€ no tax, così come potrebbe saltare l’aliquota al 26%. Sarà un regime peggiorativo rispetto a quello attuale, con il tentativo di rendere l’Italia crypto friendly che dovrà attendere almeno il prossimo giro.

C’è chi festeggia per il 42% probabilmente scampato e chi, non completamente a torto, ritiene che sia una vessazione di un gruppo di investitori non appena è venuto fuori da un bear market estremamente punitivo.

Prima di tirare le somme però, ci sarà bisogno di attendere le evoluzioni che arriveranno dal MEF, dal governo, dalla maggioranza e più in generale dal Parlamento.

Il 42%, ad oggi, sembrerebbe scongiurato. “Ad oggi” però rimane la questione centrale di questa fase. Continueremo a tenervi aggiornati. Per ora l’interesse diretto dell’opposizione, per quanto in seconda fascia dato che si sono sollevate proteste già in seno alla maggioranza, c’è.

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