La discussione del momento è la stessa ovunque, su qualunque pubblicazione (anche quelle più blasonate della nostra) e sui social network. Bitcoin – che potete comprare su Bitget con promo speciale – può arrivare a 100.000$ ora che si trova ad un passo da questo storico traguardo? E quando ci arriverà, dovremo aspettarci una forte correzione?
Sul tema è intervenuta la CEO di Bitget, exchange di criptovalute tra i più importanti al mondo, Gracy Chen, che prende in considerazione diversi fattori, da quelli psicologici ai dati di mercato più utili, per dirci la sua.
La situazione di Bitcoin in questa fase è molto particolare: da una parte la vicinanza ad una soglia storica, fino ad oggi soltanto sognata, e dall’altra grande interesse da parte degli istituzionali. Mentre la paura monta tra qualche investitore, leggere l’analisi di Gracy Chen può aiutare a capire cosa c’è davvero in ballo davanti ad un obiettivo storico.
Bitcoin, nuovi massimi e la “paura” dei 100.000$
È un momento che abbiamo sempre sognato di vivere, e che finalmente è arrivato. È arrivato però anche accompagnato da un possibile ritracciamento importante una volta raggiunta la soglia storica dei 100.000$ per singolo Bitcoin.
- Da dove arriva la crescita?
Non è ancora tutta farina del sacco dei retail, anzi, a spingere sono gli istituzionali, improvvisamente innamorati di Bitcoin. Ci dice Gracy Chen:
Il principale motore della rapida ascesa di BTC è ancora il coinvolgimento istituzionale. Abbiamo visto grandi afflussi netti negli ETF BTC questa settimana. Già mercoledì di questa settimana, gli ETF BTC avevano raggiunto un afflusso netto di $1,8 miliardi. MicroStrategy ha acquistato 51.000 BTC la scorsa settimana al costo di $88.617 ciascuno, e questa settimana hanno annunciato piani per raccogliere $2,6 miliardi per continuare ad acquistare BTC. Note società di mining stanno pianificando di emettere $850 milioni in obbligazioni convertibili per acquistare BTC. Il massiccio potere d’acquisto spot dei fondi tradizionali ha fatto salire rapidamente il prezzo del BTC.
È chiaro che il movente dietro la grande crescita – insieme al tema elettorale – sia appunto l’interesse del mondo dei grandi.
Con un occhio, ci dice la CEO di Bitget, anche all’Open Interest:
Un altro fattore è l’open interest nei contratti BTC che è salito a $63 miliardi, con un aumento giornaliero di $6 miliardi, attirando un significativo ammontare di denaro sul mercato. La volatilità implicita (IV) del BTC è salita al 60%, indicando una maggiore probabilità di grandi fluttuazioni di mercato in futuro. Il capitale a breve termine tende a bloccare i profitti, il che potrebbe portare a grandi oscillazioni dei prezzi intorno alla soglia dei $100.000.
Situazione che è il contesto all’interno del quale parlare di cosa si potrà verificare una volta superati i 100.000$:
In terzo luogo, raggiungere i $100.000 potrebbe fungere da barriera psicologica, dove gli investitori potrebbero rivalutare le loro posizioni, portando ad un naturale punto di vendita, come visto in altre classi di asset quando vengono infranti importanti numeri tondi.
Una situazione che è anche fonte di paura, per chi non ci crede abbastanza e per chi, aggiungiamo noi, vive forse troppo di breve periodo.
Pertanto, riteniamo che se BTC supererà i $100.000, ci sarà un’alta probabilità di un pullback. Tuttavia, l’ingresso di fondi istituzionali a lungo termine suggerisce che il prezzo del BTC è lontano da questo punto, quindi una crescita al di sopra dei $100.000 e un ulteriore movimento al rialzo sono solo questione di tempo.
Qualche dato aggiuntivo
C’è anche altro che arriva dai mercati: la profondità di mercato degli ordini su Bitcoin è ai massimi storici. Il che vuol dire che c’è più liquidità concentrata, come riporta il grafico diffuso da Kaiko.
Order book che sono quelli di un asset ormai molto importante. Momento clou che potrebbe portare alla maturazione inevitabile di un mercato ancora piuttosto acerbo, soprattutto dopo questi strappi al rialzo.