C’è un fattore del quale ha parlato anche Gracy Chen di Bitget -su Bitcoin – che è identico su Ethereum, nonostante la seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato stia vivendo un momento di relativa difficoltà. È l’Open Interest su futures, ovvero la quantità totale delle posizioni che sono aperte. Una situazione interessante e che secondo CryptoQuant e The Block, sarebbe segnale di un sentiment bullish, ovvero rialzista.
Parleremo di quanto possano essere affidabili questi dati, di che tipo di momento sta vivendo Ethereum e del perché potrebbe essere o non essere questo il segnale che tutti aspettavano, all’interno di un venerdì che chiude una settimana di scarse soddisfazioni per ETH, seppure con qualche segnale di vita.
Ethereum rimane il grande malato di una fase di mercato complessivamente rialzista – in attesa della partenza in senso proprio degli ETF e anche di un maggiore interesse generale da parte degli istituzionali. Se non sai che pesci prendere su Ethereum – questa è la guida per il momento in senso fondamentale. E per investire sul breve e sul lungo puoi rivolgerti a Bybit – qui anche con bonus di 500$ all’iscrizione ESCLUSIVO.
Ethereum: Open Interest ai massimi, ma che vuol dire?
L’Open Interest è un dato interessante, perché misura la quantità di denaro sulle posizioni long e short sui futures di un determinato asset.
Dove siamo con Ethereum? Siamo sopra i 20 miliardi, cifra record, che testimonia come di interesse e di posizionamento in realtà ce ne sia. Tutto questo mentre il prezzo, al netto di un breve guizzo, non sia così brillante.
C’è un ma – parte di quel posizionamento è dovuto agli ETF, che a copertura fino al settlement utilizzano questo tipo di strumenti in entrambi i versi. Si tratta comunque di una quantità relativamente ridotta – dati i volumi degli ETF Ethereum.
Quello che ne viene fuori è un interesse indubbio – e una crescita delle posizioni – che potrebbe essere anticipazione di movimenti interessanti da parte di questo crypto asset.
Gli altri dati interessanti
Ci sono altri dati che vogliamo condividere con voi e che possono essere interessanti per chi vuole guardare anche a cosa avviene proprio su Ethereum.
- Lo staking si sta facendo meno interessante?
Dopo una crescita abbastanza impressionante del numero di validator attivi, questo numero è in flessione da inizio novembre.
È un dato del quale per ora non sappiamo bene che farcene, ma è una flessione di cui tenere comunque conto, dato che è un inversione del trend rispetto a quanto avvenuto per tutto il 2024.
- Fee in recupero
Che è un buon segno per la tokenomics di Ethereum. Non siamo ancora sui livelli di maggio 2023, ma siamo comunque nettamente sopra quanto avvenuto in estate.
Se c’è dell’ottimismo da raccogliere, è probabilmente questo. Per il resto, rimaniamo alla porta per la partenza effettiva degli ETF – per i quali servirà forse prima un’aiutino dal prezzo.
Anche BlackRock, in tempi non sospetti, ha parlato di idea più difficile da vendere rispetto a Bitcoin. Staremo a vedere, per ora il grosso del pessimismo sembra esagerato, per quanto le performance vi abbiano dato certamente adito.