Ormai è sulla bocca di tutti. Dietro la grande corsa di Bitcoin e crypto c’è l’elezione di Donald Trump. Cosa che è vera, anche se racconta la verità soltanto parzialmente. I prossimi mesi potrebbero essere entusiasmanti per un settore che aspettava con una certa ansia il ritorno alla bull run, ma ci saranno almeno 5 fattori da prendere in considerazione per valutare l’eventuale proseguimento della corsa o meno.
Dato che ci piace fare le cose per bene – o comunque provare a farlo – abbiamo raccolto 5 punti fondamentali da studiare, seguire e aggiornare per capire se, come e quando questa presidenza sarà favorevole al comparto crypto, in particolare per i prezzi.
Sono 5 punti interessanti, il cui sviluppo non è ancora chiaro e che saranno effettivamente il traino (o lo stop) ad un entusiasmo che sembrerebbe essere più alto che mai.
Ok le proposte, ma ora?
Ci sono almeno 5 questioni che riteniamo importanti per capire quanto favorevole sarà effettivamente Washington per il mondo crypto e Bitcoin. E sono meno banali e chiari di quelli che sono stati già riportati dalla cosiddetta stampa mainstream.
- Riserva federale in Bitcoin, ma si può davvero?
Sì, si può, anche se non è chiaro quanti favori abbia incontrato la proposta della senatrice Cynthia Lummis. Trump ne ha parlato in campagna elettorale, pur concentrandosi su quelli che sono stati sequestrati dalle autorità USA, invitando a non vendere. A noi sembra un percorso meno semplice di quanto lo ritengano tanti appassionati. Se dovesse passare una cosa del genere, basterebbe da sola per sostenere la prossima bull run. Da seguire, ma senza farsi troppe illusioni.
- Il progetto crypto di Trump
Trump ha un progetto crypto, lo sta sviluppando e sta cercando di acquisire società del settore, vedi Bakkt. Ci si può certamente aspettare un ambiente a livello legale e di regole più favorevole con il crescere di questo progetto. Vedremo se l’intenzione della famiglia Trump sarà quella di continuare a spingere sul gas.
- Howard Lutnick
Ha importanti rapporti con Tether, dei quali ti abbiamo già parlato qui in uno speciale. Sembra, è questa la voce che circola, che però abbandonerà Cantor Fitzgerald lasciando il figlio a capo. Sarà una delle questioni più interessanti da seguire: per quanto è inconcepibile pensare che le volontà di Tether (e del settore) saranno la policy ufficiale, potrebbe fare tanto per aprire le porte della finanza vera anche al mondo crypto.
- Regolamentazione crypto
La presidenza Trump sarà anche quella che orienterà la decisione su regole su Bitcoin e crypto che negli USA ancora non ci sono. Dato che i Repubblicani hanno stravinto ovunque (o quasi), ci si può aspettare una loro vittoria anche in una battaglia legale che va avanti ormai da tempo. Il Congresso però è un campo minato a prescindere – e prima di cantare vittoria si dovrà guardare anche a quanto succederà su questo fronte.
- Politiche fiscali e monetarie
Jerome Powell non ha alcuna intenzione di dimettersi né di prendere ordini dalla Casa Bianca. Le politiche fiscali potrebbero dunque essere sì espansive, ma incontrare il controbilanciamento da parte di Federal Reserve. La liquidità piace al settore. Se dovesse arrivare il tanto atteso soft landing, potremmo davvero divertirci.
In chiusura non possiamo che ricordare che in realtà tra il dire e il fare, soprattutto in politica, c’è sempre di mezzo il mare. E questo mare dovrà essere navigato sempre con la certezza che il mondo crypto e Bitcoin hanno prosperato… anche in condizioni politiche avverse.