Ci sono cinque cose che nessuno forse ti ha detto sulla bull run. Cinque cose che dovranno però essere apprese alla velocità della luce per evitare errori che potrebbero costarti tutto il capitale. Sì, i periodi di lunghi trend positivi sono quelli che sono più pericolosi – e potresti essere proprio tu uno di quelli che, alla fine di un ciclo positivo, si trova comunque senza soldi e forse con buchi enormi nel patrimonio che aveva allocato.
Le bull run – sappiamo che sembrerà qualcosa di assurdo da leggere per chi è arrivato da poco in questo mercato – sono i momenti migliori per perdere tutto quello che si ha. E senza avere una bussola, si rischia di essere tra quelli che a fine del ciclo positivo contano le ferite invece dei gain.
Qui riassumeremo per te 5 regole, e anzi 5 verità che ti saranno utili per affrontare al meglio questo eventuale periodo di trend bullish, che non è inficiato dalla correzione importante alla quale siamo assistendo in queste ore.
Anche in un mercato bullish, puoi rimetterci senza questi “segreti”
Che poi segreti non sono, perché basterebbe ragionare un attimo prima di cliccare compra o vendi per capire come funzionano le cose. Ma dato che sembreremmo essere all’inizio di un ciclo importante, foraggiato sia dalla politica sia dai classici movimenti post halving, è bene parlarne adesso e non a cose in corso.
- Bull run = meno leve
Magari vieni da mesi di movimenti laterali e credi che il mercato crypto e Bitcoin si muova tutto sommato poco. Non è così: i momenti di trend positivo finiscono infatti per essere quelli con i movimenti più importanti. Spesso al rialzo, è vero, ma anche al ribasso. Evita di utilizzare leve e soprattutto evita di utilizzarle su coin e token che vengono da straordinarie performance rialziste o ribassiste. Stai amplificando il tuo rischio – e anche se sei direzionalmente corretto, rischierai di prendere uno stop o peggio una liquidazione.
- Bull run = maggiori rischi
È una conseguenza del primo punto, ma vale la pena comunque di tornarci su da un altro angolo. Per chi compra e aspetta, la bull run è un periodo assai fecondo. Per chi invece fa trading, è il territorio più difficile entro il quale muoversi. Questo perché volatilità e avidità combinate sono la ricetta perfetta per il disastro. Un disastro difficile da leggere in anticipo e che deve essere tenuto sempre in conto.
- Chiudere in profitto quando si può, anche perdendosi una parte della corsa
Non è vero che le posizioni si fanno sempre in tempo a chiudere in profitto. E che conviene sempre lasciare correre all’infinito. Per chi fa trading, anche in bull run, è necessario imparare a prendere profitti, anche quando riteniamo che un traguardo sia soltanto intermedio. Hai chiuso Bitcoin a 97.000$ e poi è arrivato a 99.000? Pazienza, hai comunque fatto un profitto. Ed è sempre meglio mezza pagnotta di nessuna pagnotta.
- I ritracciamenti possono durare per giorni
Talvolta sono scarichi verticali, talvolta invece la palla è passata agli orsi e possono giocarsela, controllando il mercato, per giorni. Non credere che le reazioni, pur in un mercato così volatile, siano sempre di brevissimo periodo. Metti gli stop, e tante volta scappa e perdi invece di ostinarti.
- Gli stop loss esistono per un motivo, così come i take profit
Aprire una posizione senza stop loss e take profit vuol dire non avere un piano preciso. Non avere un piano preciso è difficilmente una buona idea. Un conto è avere un SL e poi decidere più avanti per il TP. Un conto è non avere assolutamente idea di cosa si stia facendo. Se stai operando così, fermati a pensare. Perché stai andando a naso. E chi va a naso in genere ci rimette proprio il naso, se non anche mani e gomiti.