In quella che sarà una chiusura di settimana particolare – le borse USA chiuderanno in anticipo, alle 13:00 ora locale – Bitcoin sembrerebbe essere intenzionato a tentare un’altra scalata, dopo aver recuperato dai m massimi locali poco sopra i 90.000$. Un’apertura, quella USA, interessante, per quanto per raccogliere i veri frutti del vento cambiato negli Stati Uniti ci sarà tanto altro che si dovrà aspettare.
Sì, si tratta di decisioni in larga parte politiche e che potrebbero cambiare per sempre il destino di questo mercato. Decisioni che andremo ad analizzare in questo approfondimento, destinato principalmente a chi vuole guardare non solo al brevissimo periodo, ma anche al medio e al lungo.
C’è tanto che bolle in pentola – in parte già scontato dai mercati – e in parte a nostro avviso no, perché non tutti hanno effettivamente compreso quali son le potenziali proporzioni del nuovo corso crypto negli USA (e dunque di conseguenza in tutto il mondo).
I 5 fattori in ballo per rendere Bitcoin ancora più grande
Ci riferiamo ovviamente soltanto al prezzo, perché per il resto Bitcoin è già grande a sufficienza e non ha certamente bisogno di sponde politiche. I fattori sono 5 e potrebbero davvero cambiare per sempre l’andamento di questo asset per i mercati.
- Nuovo capo di SEC
Ci sarà un nuovo capo di SEC. Bitcoin è già in buoni rapporti, se vogliamo, con questo regolatore, che ha dovuto gettare la spugna e arrendersi alla natura di commodity di BTC come asset secondo la legge USA.
Tuttavia una SEC più permissiva verso il resto del settore potrebbe fare da collante per un settore che si è visto tarpare le ali, durante il precedente ciclo, proprio dalla principale agenzia per la regolamentazione dei mercati negli USA.
- CFTC?
Bitcoin è già “regolamentato” da CFTC. Ora le voci che corrono, e che anzi si inseguono negli USA, vorrebbero un Trump predisposto per il trasferimento di tutte le competenze sulle crypto – molte delle quali mai codificate dal Congresso – in mano a CFTC.
Si tratta dell’agenzia che si occupa di derivati e commodity e che ha requisiti molto meno stringenti. Questo sarà utile soprattutto per i prodotti più strutturati e per il resto del settore. Resto del settore che, se dovesse correre, farebbe la fortuna anche di Bitcoin in termini di prezzo, per una possibile rotazione al contrario.
- Riserva in Bitcoin per gli USA?
Se ne sta parlando, per quanto le discussioni per ora sembrino ancora… in alto mare. Trump sembrava convinto, per quanto non si tratterà in quel caso di una riserva di Federal Reserve ma di una national stockpile, riserve federali di materie prime come avviene con il petrolio più che con l’or.
La situazione l’abbiamo già descritta qui – e torneremo a parlarne non appena ce ne sarà occasione, ovvero non appena ci saranno evoluzioni interessanti in questo senso.
- Apertura del settore privato
Sono ancora poche le grandi banche d’affari che si occupano di Bitcoin, soprattutto nella prima economia del pianeta. Questo perché, come ha ricordato Charles Schwab, la situazione in termini di regole non è ancora sufficientemente chiara.
Il nuovo corso targato Trump potrebbe finalmente regalare agli USA un quadro più chiaro e permettere alle banche di iniziare a offrire sia custodia sia servizi più articolati. Nel complesso si tratterebbe di un enorme passo avanti per tutto il comparto, Bitcoin compresso.
- Aziende private come MSTR
La strategia di MicroStrategy sta funzionando, e potrebbe essere presto imitata anche da altre aziende. Non saranno forse aziende gigantesche a entrare per prime, ma sarà comunque un trend da seguire perché potrebbe cambiare per sempre la struttura e la quantità della domanda su Bitcoin sui mercati.
Anche qui si parla molto di future evoluzioni – e staremo a vedere se saranno effettivamente tali.
Si tratterebbe di 5 evoluzioni molto bullish e ne basterebbe anche soltanto una per cambiare per sempre il quadro dei mercati su BTC. E i 98.000$ guadagnati pochi minuti fa sembreranno anche un prezzo… ridotto.