Il prezzo di Bitcoin (BTC) questa settimana ha regalato qualche emozione a cui molti non erano più abituati, come la possibilità di assistere a giornate al ribasso, per poi rimbalzare. Tuttavia, non ha ancora raggiunto la fatidica soglia dei 100.000 USDT nel mercato spot. Al momento di questa stesura, BTC quota 96.860 USDT.
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I dati si riferiscono al passato e non sono indicatori di risultati futuri.
I 100.000 dollari si fanno attendere
I 100.000 USDT per Bitcoin – che possiamo comprare con Bonus 500$ gratis – rappresentano un traguardo simbolico atteso e desiderato dalla community crypto, non solo per il guadagno economico, ma come emblema di un movimento e di un obiettivo storico, in grado di smentire un sistema che ha spesso discreditato il settore. Tuttavia, questa attesa non deve trasformarsi in ansia. I 100.000 dollari arriveranno: il traguardo è vicino, ma è disseminato di ostacoli, come il “campo minato” delle liquidazioni.
Cronaca della settimana del prezzo di Bitcoin
Riassumiamo i principali eventi della settimana che ha attraversato BTC e sta per concludersi:
- 22 novembre: BTC ha affrontato una resistenza significativa, raggiungendo un massimo storico (ATH) di 99.593 USD (dati exchange Bybit). Tuttavia, circa 300 milioni di dollari in ordini di vendita hanno impedito il superamento di questo traguardo.
- 24 novembre: Bitcoin ha chiuso la settimana a 97.927 USDT, segnando la chiusura settimanale più alta della sua storia. Nei due giorni successivi, però, si sono verificate significative liquidazioni per un totale di 500 milioni di dollari. Nella giornata di martedì, il prezzo è stato spinto al ribasso fino a 90.777 USDT.
Questa dinamica ha portato alcuni trader speculativi, che puntavano a cavalcare BTC fino a 100.000 USDT, a vendere in perdita. Questo comportamento è ben visibile nella metrica di Glassnode, “BTC: Net Realized Profit/Loss [USD]“, come evidenziato nell’immagine allegata.
Il prerchè di questo comportamento, probabilmente un eccesso di uso della leva e il rischio di essere entrati in margin call e chiusi automaticamente.
Nella nostra analisi on-chain di questo lunedì: Bitcoin on-chain: cosa frena il prezzo sotto i 100.000$? Ecco la RISPOSTA, avevamo evidenziato come stesse emergendo un’azione di vendita da parte dei Long-Term Holder di Bitcoin. Negli ultimi giorni, questo fenomeno è stato confermato e osservato anche da altre analisi.
L’attuale situazione grafica di BTC
Alleghiamo un grafico weekly che mostra l’andamento di Bitcoin nel corso del 2024. Per chiarezza, riportiamo alcuni momenti salienti:
- Gennaio 2024: il primo trigger rialzista è stato rappresentato dall’approvazione degli ETF Spot BTC, che ha dato il via a un’importante fase di crescita.
- Box di congestione: durante i mesi estivi, il mercato ha vissuto una fase di accumulazione che ha portato incertezza, ma ha preparato il terreno per il successivo rialzo.
- Elezione di Trump: questo evento ha rappresentato il secondo trigger rialzista, spingendo Bitcoin a registrare un incremento del 41% nel mese di novembre.
Nel corso del 2024, il miglior rialzo mensile è stato registrato a febbraio, con un impressionante +43%. Per trovare rialzi superiori al 40% su base mensile, bisogna risalire a dicembre 2020.
Eventi rilevanti extra-mercato
Sul grafico sono evidenziate anche le dimissioni di Gensler. Sebbene non abbiano avuto un impatto diretto sul prezzo di Bitcoin, è un evento significativo, dato che Gensler era considerato da molti un oppositore del settore crypto. La sua uscita di scena è stata accolta con favore dalla community, anche dalla nostra sul canale VIP Premium Critpovaluta.it – ISCRIVITI QUI.
Bitcoin l’assedio a 100.000 dollari continua
Sul grafico daily di Bitcoin, osserviamo l’andamento del vettore di novembre, con minimi a 68.800 USDT fino al recente ATH. Il prezzo ha ripreso la salita dopo il minimo di martedì e ieri ha tentato un nuovo attacco alla resistenza di 100.000 USDT. È solo questione di tempo: l’assedio continua.
Scenario di breve e supporti
Osservando il lato corto, affinché l’attacco possa avvenire, BTC ha un primo livello di supporto di breve termine a 95.000 USDT, che potrebbe essere toccato senza generare preoccupazioni. Più sotto, troviamo i supporti vettoriali mensili:
- Il primo supporto in area 87.000 USDT, non toccato nella recente discesa di inizio settimana.
- Il successivo e più rilevante a 83.200 USDT. Solo con una violazione di quest’ultimo si potrebbe iniziare a considerare un cambio di scenario, analizzando il vettore dal minimo di agosto fino all’ATH.
A livello di indicatori, si segnala che l’RSI veloce è ancora leggermente scarico, fosse stato orientato al rialzo, avremmo scritto qualche parola più ottimistica sull’assalto ai 100.000 dollari. A livello temporale sarà da monitorare la finestra che inzia domenica sera.