Era un vecchio pallino di Criptovaluta.it, che sostenevamo quando tutti ne ridevano. Una recente intervista di The Block – che puoi leggere qui a Nate Geraci riporta la discussione su uno dei temi più divertenti del mondo crypto. Può davvero arrivare un ETF su Dogecoin? La cosa sembrerà assurda a chi lo ritiene poco più di un meme coin.
In realtà però le cose sono cambiate radicalmente dall’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca e a guardare i fondamentali non è che le cose debbano essere necessariamente… quelle che si leggono sui social. Social che quando si parla seriamente di Dogecoin tendono a farlo, neanche a dirlo, molto poco seriamente.
La questione però, come ricorda Nate Geraci, ora è più che possibile. O meglio, tutte le opzioni sono sul tavolo, perché in realtà di motivi seri per dire di no a una criptovaluta… ritenuta da troppi poco seria, non ce ne sono. E no, probabilmente non c’entra Elon Musk, che difficilmente avrà un ruolo che gli permetterà di mettere bocca su ciò che faranno i gestori di ETF e sulle eventuali risposte di SEC.
Dogecoin, almeno di nome, dovrebbero conoscerlo tutti. È la criptovaluta rappresentata da uno dei meme più conosciuti nel mondo crypto e più in generale di Internet, e per motivi storici è sempre stata considerata un progetto poco serio, scherzoso, talvolta ridicolo. Sta di fatto che la sua capitalizzazione di mercato rimane tra le più alte e che questa capitalizzazione di mercato non è venuta meno – in termini di classifica – neanche nei periodi più bui del mercato.
A prescindere da ciò, ci sono altre questioni: Dogecoin è ancora una criptovaluta in Proof of Work, non ha subito riorganizzazioni, è solida, continua a produrre blocchi e a prescindere dalla scherzosità del progetto, rimane un punto fermo del mondo crypto.
Sono questioni importanti, che non incontreranno mai il favore dei detrattori di questo progetto e che però presto potrebbero non contare più dove si prendono le… decisioni.
A domanda su un ETF su Doge da parte di The Block, Nate Geraci ha infatti risposto:
Credo che ora tutti sia possibile con la nuova amministrazione. […] La speranza è che la nuova amministrazione si muova nella definizione di quali crypto asset sono security e quali non lo sono. Una volta che il framework sarà stabilito, il percorso di approvazione per altri ETF potrebbe diventare molto più chiaro.
Risposta dunque possibilista, che condividiamo e che effettivamente anticipa quello che potrebbe essere il nuovo corso degli USA per quanto riguarda i prodotti con sottostante in crypto direttamente quotati sulle borse regolamentate.
Solana, Litecoin, HBAR tra quelli che sono stati già inseriti in richieste di approvazione. E più ci sono in ballo già ETF a paniere, ovvero che hanno diverse crypto a listino.
Per ora $DOGE è stata snobbata. Il motivo è una reputazione a nostro avviso ingiustificata. E no, non c’entra l’arrivo di Elon Musk ai massimi livelli del governo USA: Dogecoin c’è e ci sarà anche senza la spinta del tycoon di Tesla.
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