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Le vecchie crypto da +20% in 24 ore: è boom! È arrivata la alt season? [ANALISI]

È tempo di altseason? I numeri dicono di sì. I trend che fanno volare HBAR, QNT, ma anche LINK, VET e SAND.
1 giorno fa
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Continua il recupero di vecchi progetti, in termini di ciclo, che fanno registrare crescite di enorme importanza in termini di prezzo. A guidare la classifica delle ultime 24 ore ci sono infatti Hedera HBAR, IOTA, Vechain, ma anche Chainlink e The Sandbox, insieme anche a Quant. Ottime anche le performance di Ondo, Jasmy e Kaia.

È una parte del ciclo piuttosto particolare, che sta vedendo spingere progetti che hanno ottenuto dei vantaggi in termini di narrativa grazie alle elezioni americane ma non solo, per quello che sembrerebbe essere un primo accenno, piuttosto deciso in realtà, di alt season. Perché se è vero che i progetti di cui sopra hanno fatto segnalare una corsa di enorme importanza, è altrettanto vero che sono tanti altri ad aver corso, compresi quelli del vecchio gaming.

La prima ricognizione di questa mattina parlerà proprio di questo: dell’arrivo ormai quasi sicuro di una alt season che sta premiando le seconde file di un mondo crypto che è tornato a far gola agli investitori più speculativi, nonostante in termini di fondamentali non sia cambiato granché.

Bitcoin fermo, il resto corre: che succede?

C’è stato un passaggio di testimone? Sembrerebbe di sì, almeno sul brevissimo periodo. Oltre a Bitcoin sono fermio quasi infatti Solana, BNB, Dogecoin, Ethereum e più in generale i progetti che avevano tenuto di più durante gli ultimi mesi.

La dominance di Bitcoin in picchiata

La dominance di Bitcoin è d’altronde in forte calo ed è tornata sui vicini al 55%, dopo aver superato a fine novembre anche il 60%. È un segnale importante: per spostare del 5%, in particolare tramite progetti poco capitalizzati, sono necessarie crescite di grande importanza in termini percentuali. Ed è esattamente quello che è avvenuto nel corso degli ultimi giorni.

  • Sì ok, ma perché?

Sul lato fondamentale, non c’è granché di cui discutere. Siamo ancora nella stessa situazione di 1 o 2 settimane fa anche in termini di propensione al rischio, cosa che è segnalata anche da un andamento flat da parte delle principali borse e indici americani.

Non c’è dunque nessuna maggiore propensione al rischio da parte degli investitori nella loro totalità.

  • Una rotazione di capitali?

Bitcoin e pochi altri – vedi Solana – hanno dominato la fase di crescita del 2024, con pochi altri progetti che sono riusciti a tenere il passo. Cosa che ha portato la dominance al livello del grafico che abbiamo postato poco sopra.

C’è la possibilità che i gain ottenuti su queste crypto siano stati riversati, in realtà in modo piuttosto indistinto, sul mondo delle crypto di seconda battuta.

Tanti “vecchi” progetti

Curioso che sia bastato relativamente poco a far arrivare capitali speculativi importanti su progetti che in pochi tenevano ancora in considerazione. Basti pensare a Algorand, che dopo un lungo periodo di difficoltà è tornato a macinare in termini di valore sul mercato. Oppure ancora a Iota, che in tanti ormai ritenevano fuori dai giochi.

Anche la performance di HBAR ha dell’incredibile, anche se in quel caso c’è anche lo zampino dell’arrivo di un potenziale ETF negli USA, che forse non sarà in grado da subito di raccogliere grandi capitali, ma che al tempo stesso sarà un buon biglietto da visita per l’asset, che lo aiuterà a distinguersi da una massa di progetti che almeno per gli investitori esterni apparirà come piuttosto informe.

È il momento di andare a casaccio?

La vecchia bull run, quella del 2021, fece vivere momenti di grande gioia agli investitori anche più sprovveduti, perché anche una selezione random degli asset da comprare offriva risultati di grandissima importanza.

Il nostro consiglio è quello di evitare di muoversi così: qui abbiamo parlato ad esempio di quanto sia importante il top della DeFi, indicando perché i progetti più solidi avrebbero giocato un ruolo fondamentale all’interno del mondo crypto e del ciclo.

Qui il nostro direttore Alessio Ippolito spiega la gestione di un portafoglio equilibrato – anche per evitare la FOMO che può trasformarvi facilmente in exit liquidity degli altri.

Il “meme” dello standard ISO 20022

È uno standard che tutti seguono molto da vicino perché si ventila come prossimo standard del sistema finanziario globale e in relazione anche ai network CBDC.

I token che sono già compliant sono tra quelli che stanno crescendo – vedi Ripple – ma ad ogni modo, in questo stato delle cose, ci sembra più un’esagerazione spinta dagli influencer di YouTube che altro. Stare in guardia.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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