Secondo un annuncio del futuro presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sarà David Sacks a rivestire il ruolo di zar del comparto AI e crypto. Un ruolo che non era mai esistito prima e dalle attribuzioni, per il momento, ancora incerte. Si tratta di un buon nome anche per il mondo crypto, che vedrà un esperto (già da tempi non sospetti) occupare un ruolo che – si spera – sarà rilevante per i futuri sviluppi del settore negli Stati Uniti.
Sacks è un venture capitalist – uno di quelli che investe ad imprese neonate e ad alto rischio e alto potenziale – e ha trascorsi come COO di PayPal. E già da tempo sembrerebbe aver inteso l’essenza più pura sia di Bitcoin, sia del mondo del denaro decentralizzato in quanto tale.
Il clima politico negli USA, questo è indubbio – sta cambiando in modo importante. Se vuoi investire nel mondo crypto – dopo aver fatto gli studi del caso – ricordati che Bybit ti offre 500$ di POSIZIONE GRATIS – che ti permetterà di testare da subito i servizi di questo grande exchange, quello che cresce più rapidamente nel mondo crypto!
Chi è David Sacks, cosa farà per il settore crypto?
Sudafricano di origini come Elon Musk, David Sacks è stato già da Zenefits, da PayPal in qualità di COO e anche di Yammer. La sua esperienza nel mondo del denaro digitale è solida e segue il settore, attivamente, da tempo.
Qui in un’intervista di due anni fa con Anthony Pompliano, per parlare di Bitcoin come protezione dall’inflazione, in tempi non sospetti. Ma già nel 2017 rilasciava interviste alle principali testate USA per spiegare la sua visione del mondo crypto.
Un mondo che conosce, che rispetta, sul quale ha già investito e che ved anche con gli occhi di chi punta a sviluppare imprese rivoluzionarie.
Per quanto non sia un uomo delle crypto al 100% (i nomi circolati nei primi giorni, tutti inventati dai social, avrebbero forse fatto più piacere a qualcuno), è probabilmente uno dei migliori nomi che si potessero fare per il ruolo.
- Attribuzioni incerte
Per ora l’unica attribuzione certa, indicata da Trump nel post di annuncio della nomina, è il ruolo di guida nella formulazione di un framework legale per le crypto. Non conosciamo le opinioni di David Sacks a riguardo, se non quanto ebbe ad affermare in un’intervista per CNBC nel lontano 2017.
Spero che SEC distingua tra coin di protocollo (che hanno un utilizzo effettivo nell’ecosistema software e non dovrebbero essere considerate come security) e coin che sono asset (che sono invece security).
Non possiamo però confermare che sia questa la sua posizione, dato che si tratta di qualcosa di affermato nel 2017 nel pieno della fase ICO, in quello che era un momento molto diverso per tutto il comparto crypto.
Tra le altre cose la visione di Sacks di token di protocollo sembrerebbe essere piuttosto ampio.
E – tanto per dare una misura di quanto avesse già compreso anni fa il settore – pubblichiamo anche uno scorcio, sempre del 2017, mentre parlava di un tema che diventerà comune nella discussione pubblica soltanto nel 2023.
Quasi ogni asset illiquido oggi guadagnerebbe dall’andare sulla blockchain e diventare tokenizzato. Creerebbe un mercato più liquido, con una price Discovery migliorata e la cosa dovrebbe aumentare il valore di quegli asset. Nel lungo periodo, anche gli asset liquidi come le azioni potrebbero muoversi sulla blockchain, grazie ai benefici di questa piattaforma. È una tecnologia per massimizzare l’efficienza di ogni asset, proprietà, fluidità dei mercati e meccanismi di pagamento. L’obiettivo è l’ottimizzazione e la massimizzazione dell’economia mondiale.
Parole che – lo ripetiamo – oggi sentiamo da molti ma che nel lontano 2017 erano da autentico visionario.