Ethereum: finalmente superati i 4.000$! 5 MOTIVI per capire perché è SOLO L’INIZIO

Finalmente ci siamo: come anticipato dal nostro Alex nella sua analisi Ethereum ha finalmente ritrovato i 4.000$, soglia più psicologica che tecnica e che conferma quanto avevamo già affermato anche in un’analisi fondamentale recente che prendeva come riferimento tanti movimenti, soprattutto nel comparto della finanza tradizionale.

Finalmente è arrivato il buon momento anche per Ethereum – e per chi non conosce a fondo le potenzialità di questa chain sarà un buon momento per capire perché è utile, perché è centrale, e più in generale 5 motivi per non ritenerla soltanto un ripiego rispetto a chain più nuove, più prestanti, ma che non possono offrire le stesse garanzie.

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Sì, era troppo presto per mandare Ethereum in pensione

Lo diciamo da tempi non sospetti, ovvero da quando in tanti si lamentavano dell’andamento di prezzo di Ethereum, in netto ritardo rispetto al resto del settore. Ritenevamo che fosse un errore, se così vogliamo chiamarlo, dei mercati. Un errore che non teneva conto di diversi fondamentali, dai quali abbiamo ricavato i nostri 5 motivi per tenerlo in considerazione, anche se la stagione dovesse concentrarsi all’inizio più su crypto di nuova generazione e meno capitalizzate.

• Sempre il centro della finanza decentralizzata

Tutti i protocolli più importanti del settore crypto DeFi girano su Ethereum e non potrebbero fare altrimenti. Da AAVE a Compound, passando per tutti i servizi accessori nati in questi ultimi anni di sviluppo della finanza decentralizzata.

Anche quando ci si appoggia a layer 2 più economici, è poi sempre su Ethereum che si torna a fare i conti.

• Stablecoin

Non esistono stablecoin che possono fare a meno di Ethereum. Tether è tornato in maggioranza su questo network dopo essere stato maggioritario a lungo su rete Tron. Ed essendo questo uno dei fattori principali – la liquidità che chiama altra liquidità – riteniamo che in un contesto di questo tipo difficilmente vedremo Etherem perdere lo scettro verso chain che potremmo considerare come di nuova generazione.

• Tokenomics

Ethereum ha fatto una scelta impopolare: ha deciso di spostare i blob dal blockspace principale, il che ha abbassato notevolmente la quantità di fee che vengono spese. Questo ha portato anche ad un’inversione della tokenomics, che è tornata inflativa.

Al ritorno dei volumi tipici di una bull run, Ethereum tornerà a bruciare più ETH di quelli che emette tramite staking. E l’offerta sui mercati andrà a ridursi.

• Staking sugli ETF

Ne abbiamo già parlato più volte ma vale la pena di ripeterlo. Gli ETF possono essere una forza trasformatrice dell’andamento di $ETH. Stanno finalmente iniziando a raccogliere capitali molto importanti.

E ne raccoglieranno ancora di più se finalmente, con il nuovo capo di SEC che assumerà le redini dell’agenzia già il 21 gennaio 2025, gli ETF potranno iniziare a fare staking. Hai occasione di arrivare prima – e forse è il caso di rifletterci sopra.

• Non è Bitcoin, ma difficilmente ha tradito

No, non è solido quanto Bitcoin, ma ha trascorsi sufficienti per essere ritenuto una pietra miliare del mercato. Anche se ha fatto indispettire in tanti, che avrebbero voluto una corsa anticipata rispetto al resto del mercato, ogni portafoglio equilibrato non può privarsi di una dotazione in Ethereum.

Qui una guida per capire come strutturare un portafoglio equilibrato – e siamo sicuri che a prescindere da quali siano gli orientamenti di ciascuno, ETH troverà comunque posto.