Era circolata la bufala – sempre per mano dei soliti noti – di un lancio di RLUSD il 4 dicembre. Tutto ciò non si è verificato, nessuno ha chiesto conto alle celebrity che avevano diffuso tale fake – e fin qui nulla di stupefacente. Per quanto l’ansia di avere tutto e subito sia una caratteristica tipica di tanti crypto investitori, c’è bisogno di ragionare sullo stablecoin che è stato realizzato da Ripple, che girerà anche su Ethereum e che – secondo il CTO di Ripple – si spera arrivi entro fine anno.
No, non c’è nessun problema tecnico. Ma quando si vogliono fare le cose per bene, prendendo licenze a destra e a manca – e soprattutto quando si vuole ottenere l’OK dalla terribile giurisdizione di New York, le cose possono andare leggermente per le lunghe. Non è colpa di Ripple, non è un ritardo che deve preoccupare e anzi, non è proprio un ritardo.
Qui, come siamo abituati a fare – un recap di ciò che c’è di concreto. Mettendo da parte le fake news, che fanno più male che bene ai progetti. E un invito a celebrare questo Natale con noi con una posizione da 1.000$ GRATIS su Bybit – posizione che potrai ottenere soltanto iscrivendoti da questo link!
E di speranza si tratta. I tempi della burocrazia non sono quelli dei progetti in blockchain e non sono neanche i tempi di Ripple, che in realtà a realizzare sul piano tecnico il suo stablecoin ci ha messo davvero poco. Prima però facciamo qualche passo indietro per capire di cosa stiamo parlando.
Ripple ha creato un suo stablecoin. Si chiama RLUSD, sarà uno stablecoin con riserva – e quindi stile Tether – e sarà lanciato sia su rete XRPL (quella di Ripple) sia su Ethereum. È una buona iniziativa, ma non è il game changer per la finanza globale che raccontano gli influencer che vogliono soltanto mettervi le mani in tasca.
Tale stablecoin vuole partire nel modo più regolare possibile, ottenendo tutte le licenze che sono disponibili. E qualcuna di queste richiede del tempo. Quale? Quella che vi avevamo già segnalato, ovvero la licenza presso NYDFS, il dipartimento dei servizi finanziari dello Stato di New York. Un dipartimento che è da sempre ostaggio di una cricca anti-crypto e che fa sudare ogni tipo di ok.
Ci sono tante parti in gioco e la principale è che il token è lanciato da un trust nello stato di New York e che è regolato da New York State Department of Financinal Services e loro sono il gold standard dei regolatori per uno stablecoin. Stanno rivedendo tutti i processi, la compliance e robe di questo tipo.
Così si è espresso David Schwartz, CTO di Ripple, durante la conferenza Emergence di Praga. Parole che sono state riportate da The Block.
Non è un ritardo. Certe cose richiedono tempo ed è il motivo per cui riteniamo pericolosi quegli influencer da quattro soldi che fanno tanti click a colpi di fake news.
Le aspettative di chi ha dato loro credito sono state deluse. Una parte del pubblico la vivrà come un ritardo e riterrà questo un fallimento di Ripple Labs. Niente di tutto questo. Nulla di nulla. Tutto completamente inventato.
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