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Scandalo negli USA: l’attacco governativo alle crypto ora è DIMOSTRATO

È tutto vero: negli USA minacce e lettere alle banche che offrivano servizi alle società crypto.
1 giorno fa
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La legge è uguale per tutti. Tranne che per le società crypto. No, non parliamo della miriade di improvvisati che giocano a fare i milionari, ma di società che sono quotate in borsa e che oggi sono capitalizzate più di metà delle banche europee. E non solo.

Coinbase è riuscita a mettere le mani su 23 lettere di FDIC, all’interno di un più importante procedimento legale contro la stessa FDIC e SEC. 23 lettere che dimostrano come ci siano state richieste pressanti e anche minacce a banche che avevano come unica colpa quella di trattare i clienti crypto come gli altri.

Lettera che tra le altre cose spiega perché tante banche inizialmente interessate ad offrire questo tipo di servizi si siano poi tirate indietro. Richieste respectfully, come si legge dagli stralci pubblicati già da Coindesk, che però significano chiusura alle crypto o morte. È la famosa operazione Chokepoint 2.0, prima derisa dalla stampa mainstream, poi ignorata e che ora invece sarà una delle principali questioni politiche negli USA, almeno per i prossimi 4 anni.

No, nessuna teoria del complotto

Abbiamo coperto a più riprese l’attacco frontale delle autorità al mondo crypto, tra le altre cose oltre-oceano, dove almeno secondo la vulgata si sarebbe un pelo più aperti alle novità di quanto lo siano dalle nostre parti. La situazione invece – come prevedibile – è stata parecchio diversa, soprattutto negli ultimi 4 anni.

Antefatto: le società crypto, anche se strutturate, legali e addirittura quotate in borsa, hanno da sempre un’enorme difficoltà ad accedere a servizi bancari. È una difficoltà che le ha costrette a un lungo peregrinare, alla scelta di paesi non esattamente solidi o anche a rimanere nelle mani di operatori bancari non esattamente affidabili.

Per anni ci è stato raccontato che le banche più rispettabili, anche a fronte di introiti da paura, non volevano sporcarsi le mani con Bitcoin, con le crypto e più in generale con il comparto. In realtà però, volevano semplicemente sottrarsi alle minacce dell’autorità pubblica.

Vi chiediamo rispettosamente di interrompere tutte le attività legate ai crypto asset.

E poi anche:

Ci aspettiamo che soddisfiate queste richieste e tutte quelle conseguenti, affinché possiate assicurare l’operatività della banca in modo sicuro e solido.

All’interno delle lettere, come riportato da CoinDesk, richieste molto articolate e in ultimo impossibili da soddisfare.

FDIC – che è una delle tre agenzie negli USA che possono mettere becco sulle questioni bancarie – non ha fornito per il momento commenti.

Prossimo obiettivo: leggerle

Le lettere sono arrivate alla corte pesantemente censurate. E ora il prossimo obiettivo sarà quello di leggere parola per parola quello che è stato scritto.

Se si chiede la trasparenza massima ai cittadini – e si implementano strumenti di controllo per evitare che nulla dei nostri spostamenti di denaro sia nell’ombra – è lecito, anzi è necessario aspettarsi lo stesso grado di trasparenza da chi si preoccupa di operare davvero nell’ombra, causando enormi problemi a società che sono legali, che pagano stipendi e che non compiono alcun tipo di reato.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Vedi Commenti

  • E posso solo immaginare lo schifo che circola qui da noi xD avessimo qualche business cripto di rilievo (e alquanto pazzo) con le risorse e la voglia di chiedere conto e andare a fondo.

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  • Cari amici lo avevamo detto già noi lettori in tempi non sospetti che invece c'era proprio un complotto fra coloro che governavano la finanza tradizionale per bandire il più possibile Bitcoin per difendere le fiat e i loro sporchi interessi ma era frutto dell'ignoranza e soprattutto dell'incompetenza. Pensate che in Europa sia diverso? che pensino al popolo? Pensano solo ai loro interessi e mi fermo qui. Black Rock era uno di loro ma quando ha visto che il business era talmente grande si è messa di traverso e ora con Trump saranno anni di assoluto valore ma attenzione a non abbassare la guardia perchè qualcosa può sempre sfuggire di mano anche se Bitcoin non ha bisogno di nessuno e nemmeno di Trump.

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  • Bitcoin sarà la rovina di molti. Chi sa come gestire un asset esclusivamente speculativo come questo potrebbe uscirne molto bene, il resto sarà spazzato via come cenere per

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    • Cool story bro

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