A bocce ferme, ora che il mercato sembrerebbe aver trovato almeno momentaneamente un bottom, si può già fare qualche ragionamento. Il crollo di ieri a tarda serata è stato tra i peggiori di sempre per quantità di liquidazioni e ha gettato un’ombra cupa su una fase altrimenti molto positiva di mercato.
Bitcoin tutto sommato tiene – anche se come vedremo con degli spike verso il basso che hanno comunque causato liquidazioni importanti – ed è un bagno di sangue nel settore alt. Tutto questo mentre invece Wall Street procede come se nulla fosse e – come vedremo – continua ad accumulare.
Una situazione molto particolare e che analizzeremo nel corso di questo approfondimento, con tutti i dati che abbiamo a disposizione e sempre tenendo conto della particolarità di una settimana che avrà anche dei dati macro molto importanti. Non tutto è perduto, per quanto la botta sia stata forte. Ti ricordiamo inoltre che Bybit ti regala una posizione da 500$ all’iscrizione e contestualmente al primo versamento da 100$ sulla piattaforma, che sia in fiat o in crypto.
Il primo dato: 1,69 miliardi di dollari di liquidazioni
Di liquidazioni così non se ne vedevano dal 2021, ovvero dall’anno della più grande bull run di sempre per il mercato Bitcoin e crypto. È un numero impressionante, che va certamente contestualizzato anche in relazione alla maggiore quantità di capitali che ora gravitano intorno a questo mercato. Nondimeno però si tratta di numeri molto importanti e che hanno un’altra particolarità: hanno colpito principalmente gli altcoin anche come quantità secca. Non esattamente qualcosa che si vede di frequente.
bitcoin
- 1G
- 7G
- 30G
I dati si riferiscono al passato e non sono indicatori di risultati futuri.
E questo per quanto riguarda i dati negativi. Ce ne sono poi se vogliamo di positivi: almeno sul fronte Bitcoin, il grosso della correzione è stato poi assorbito in pochi minuti. E anche al netto di una seconda correzione che ha contribuito a liquidare altri long tardivi, oggi si è dove si era prima di questa terribile giornata.
Il primo dato che possiamo ricavarne è che al netto di quanto accaduto Bitcoin tiene – e che come in passato (e forse in misura maggiore), continua a incarnare il ruolo di porto sicuro quando tutto è in burrasca. Una lezione per chi credeva che l’eventuale alt season sarebbe stata una serata di gala. Cosa che, evidentemente, non è.
- Inficiata la bull run?
Per quanto sia stata una correzione da mettere paura anche ai più scafati, in realtà dice poco sulla situazione generale di mercato. Queste correzioni ci sono state sempre, anche nella precedente bull run e in assenza di altri elementi il quadro generale, fatto di sentiment positivo e rialzista sul medio periodo non deve essere considerato come annullato.
Wall Street non si fa scalfire
Curiosa anche la concomitanza della correzione con la chiusura delle contrattazioni giornaliere a Wall Street sugli ETF. ETF che hanno accumulato anche ieri quasi mezzo miliardo di dollari in Bitcoin. A prescindere dal prezzo e anche a prescindere dalle preoccupazioni che hanno colpito gli investitori più di lunga data nel mercato crypto.
FONDO | RISULTATO |
---|---|
iShares BlackRock | +394 milioni di dollari |
Fidelity | +175 milioni di dollari |
Bitwise | -39 milioni di dollari |
Ark | -34 milioni di dollari |
Grayscale | -24,2 milioni di dollari |
Giornata fenomenale anche per quanto riguarda gli ETF su Ethereum, con numeri che sono molto alti – anche se non tra i più alti di una settimana straordinaria per questo tipo di prodotti.
FONDO | RISULTATO |
---|---|
iShares BlackRock | +155 milioni di dollari |
Fidelity | +30 milioni di dollari |
Bitwise | -13 milioni di dollari |
21Shares | -4 milioni |
Grayscale | -27 milioni |
La lettura più superficiale, ma probabilmente corretta, riguarda la tipologia di investitori che stanno spingendo ancora per l’accumulo. Dato che a accumulare sono i fondi di riferimento degli istituzionali, ovvero BlackRock e Fidelity, il sospetto è che a perdere gas siano stati principalmente i piccoli investitori, forse più agitati dalle questioni relative al prezzo.
Con numeri di questo tipo troviamo però oggettivamente difficile credere che sia tutto finito e che la correzione di ieri sia il segnale che abbiamo esagerato in termini di corsa.
secondo me si tratta di prese di beneficio in attesa di vedere come si comporterà Bitcoin e tutto il resto del mercato nel 2025 durante l’inizio dell’amministrazione Trump e magari con l’obiettivo di rientrare a valori più bassi