Arriva il comunicato di Fratelli d’Italia sul tema tassazione crypto e Bitcoin. Ed è un comunicato che, oltre il dato dell’aliquota, afferma qualcosa che forse in molti non si sarebbero aspettati di sentire, almeno a così stretto giro.
Si legge, nel comunicato che riporta le dichiarazioni del responsabile economico di FdI, nonché presidente della Commissione Finanze alla Camera, Marco Osnato e dal proponente di uno dei tre emendamenti della maggioranza, Marcello Coppo, che la tecnologia blockchain è un’opportunità per il sistema economico e produttivo nazionale.
Parole forti, con il comunicato che è anche una presa di posizione sull’angosciante situazione che stanno vivendo gli investitori italiani, con la bozza della Legge di Bilancio che ha indicato un aumento delle plusvalenze su Bitcoin e crypto al 42%.
Il comunicato stampa riporta le dichiarazioni sia dell’On. Osnato sia dell’On. Coppo e conferma la proposta, articolata e da accettare in toto, di una permanenza al 26% per le plusvalenze crypto e Bitcoin, con qualche modifica però dell’attuale impianto.
Non ci sarà più, nel caso in cui dovesse essere questo il nuovo corso della tassazione delle plusvalenze crypto, la soglia di 2.000€ di profitti al di sotto della quale non è prevista alcuna tassazione. E sarà previsto anche un piano di rivalutazione al 16% delle criptovalute possedute. Un piano utile per raccogliere denari per l’Erario e che permetterebbe a chi ha dimenticato di normalizzare la sua posizione di farlo… pagando.
Il nostro obiettivo è stare al fianco di imprese e utenti e migliorare trasparenza e semplificazione negli adempimenti. Se accolte tali istanze di riduzione della tassazione, sarà grande merito di Fratelli d’Italia. La proposta è nata dopo confronti proficui con importanti realtà italiane del settore che hanno potuto evidenziare come la tecnologia blockchain sia una opportunità per il sistema economico e produttivo nazionale.
Così sì è espresso Marco Osnato, indicando inoltre nel comparto blockchain un’opportunità per il sistema economico e produttivo italiano. Posizioni che meriterebbero forse più discussione di quella sull’aliquota, che comunque sarà destinata a terminare entro questo fine settimana.
Non vi è comunque ancora nulla di ufficiale. Secondo quanto ci è dato sapere infatti, il governo non avrebbe ancora preso una decisione, così come non è chiaro se l’accettazione del 26% per il 2025 finirebbe poi per comportare tentativi di rialzo, inseriti già in questa finanziaria, per il 2026.
La posizione di Fratelli d’Italia, con il comunicato, è chiara: rimanere al 26%, equiparare di fatto Bitcoin e crypto al resto degli altri asset e attingere, a copertura, anche a chi vorrà rientrare pagando il 16% sul totale.
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La tecnologia blockchain non è proprio una sega. Bitcoin, con la blockchain come suo pezzetto funzionale, not blockchain.
Comunque timidi passi avanti.