MicroStrategy è entrata ufficialmente in NASDAQ 100. La comunicazione da parte della borsa di riferimento è arrivata quando in Italia erano le 02:00 del mattino e ora si apre una nuova era per un titolo che tutti conoscono proprio per la sua esposizione verso Bitcoin.
L’azienda ha accumulato già 423.650 Bitcoin, per un controvalore ai prezzi attuali di oltre 43 miliardi di dollari e ha in programma di investire su $BTC sono altrettanto importanti. Somme che vengono raccolte in genere con note convertibili che potrebbero giovarsi ulteriormente dell’inserimento del titolo in NASDAQ 100.
È un momento importante e storico per Bitcoin? Sì, anche per questioni di carattere simbolico, che analizzeremo nel corso di questo approfondimento. Prima di passare ai dettagli dell’operazione, condividiamo con te il regalo di Natale che Bybit ha preparato per i lettori di Criptovaluta.it: iscriviti da qui per ottenere 1.000$ di POSIZIONE GRATUITA – riservata ai nuovi iscritti che sono anche nostri lettori!
MicroStrategy entra in NASDAQ 100: cosa cambia adesso?
L’inclusione era dovuta, ma non scontata. NASDAQ 100, uno degli indici più importanti del mondo, ha infatti criteri di inclusione che non riguardano soltanto la capitalizzazione di mercato. L’indice infatti non può includere società classificate come finanziarie, un’attribuzione che MicroStrategy per ora non ha, ma che potrebbe vedersi assegnare in futuro.
La questione è relativamente semplice da comprendere: è vero che MSTR è nata come società che offre soluzioni software principalmente B2B e che quindi non è nata come società finanziaria ma è altrettanto vero che la parte del business che si occupa di Bitcoin è diventata preponderante rispetto alle attività storiche del gruppo.
Il rischio, da valutare, per il futuro, sarà quello che NASDAQ faccia una considerazione del genere. Per ora però, è comunque il momento di festeggiare per il titolo, che dovrebbe avere diversi benefici dall’inserimento nell’indice stesso.
Una quantità enorme di investimenti passivi
Primo numero: 0,47%, che sarà il peso specifico di MicroStrategy all’interno del fondo. Uno 0,47% che però non deve essere inteso come poca cosa. Ci sono tanti ETF di enormi dimensioni che replicano l’andamento dell’indice NASDAQ 100. Questi ETF devono comprare azioni di ogni azienda presente per mantenere la replica. (Qui nel grafico QQQ, il più importante degli ETF che replicano NASDAQ 100).
Lo 0,47% deriva dallo snapshot fatto da NASDAQ il 29 novembre, che è stata la data ultima per la considerazione dell’inclusione. E sarà aggiornato in futuro. Questo peso specifico rende l’azienda di Saylor la quarantesima per peso specifico all’interno di uno degli indici più importanti del mondo.
Bitcoin al NASDAQ?
Secondo numero: 100 come NASDAQ 100. Chiaramente in un indice azionario non possono finire direttamente criptovalute. Ma è altrettanto chiaro che MicroStrategy sia oggi un enorme forziere di Bitcoin, con le detenzioni in BTC che valgono diverse volte il giro d’affari classico dell’azienda.
Il rischio ora è quello di vedere in futuro l’azienda esclusa dall’indice, perché potrebbe essere appunto riclassificata come società finanziaria, una categoria che da statuto non può appartenere a NASDAQ 100.
Di quanti investimenti parliamo?
Terzo numero: 550 miliardi di dollari. I fondi che seguono passivamente NASDAQ 100 valgono ad oggi questa somma. Una somma importante, che vorrebbe dire investimenti su MSTR per più di 20 miliardi di dollari.
Il titolo comunque inizierà a far parte dell’indice effettivamente dal 23 dicembre. I mercati potrebbero iniziare a scontare la buona notizia già da lunedì, alla riapertura delle borse USA.
Cosa è successo al prezzo di Bitcoin?
Quarto numero: 102.000, come il prezzo che Bitcoin ha raggiunto poco dopo la diffusione della notizia. Non una corsa incredibile – che poi in parte è stata già corretta.
bitcoin
- 1G
- 7G
- 30G
I dati si riferiscono al passato e non sono indicatori di risultati futuri.
Riteniamo però che la questione sia enormemente più interessante sul medio e lungo periodo. L’aumento di prezzo delle azioni MSTR e quello di Bitcoin potrebbero infatti auto-alimentarsi, portando $MSTR a poter investire quantità di denaro ancora più importanti. Per il breve periodo, inoltre, qui trovi l’analisi di Alex Lavarello settimanale su Bitcoin, che tiene conto anche degli altri fattori che possono interessare BTC!
E SPX500?
Quinto numero: 500, come l’indice più importante della borsa americana, Standard & Poor’s. Secondo Eric Balchunas di Bloomberg l’inclusione potrebbe arrivare già l’anno prossimo.
Vedremo se l’inclusione potrà effettivamente arrivare già nella prima parte dell’anno, cosa che contribuirebbe a mantenere alta l’attenzione su MicroStrategy e che aiuterebbe Bitcoin a cavalcare un momentum politico e finanziario per ora molto positivo.