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COINBASE VINCE

Coinbase vince: il crypto exchange può DELISTARE tutto quello che vuole. Perde WBTC

Una grande vittoria per Coinbase, e una grande sconfitta per WBTC!

Già chiuso lo psicodramma che vedeva da un lato Coinbase e dall’altro Bit Global, che è la società che gestisce WBTC, una delle versioni più popolari di Bitcoin sintetico su rete Ethereum. Coinbase qualche giorno fa aveva annunciato il delisting di questo prodotto, citando non meglio precisate ragioni, e BiT Global aveva chiesto alle corti della California di interrompere il delisting, in attesa di una più ampia ricognizione legale dell’intera vicenda.

I giudici però non hanno accettato il ricorso di BiT Global e hanno dunque chiuso la questione prima che si aprisse a livello legale. Coinbase ha dunque piena libertà di fare ciò che vuole con gli asset che ha sulla sua piattaforma.

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Coinbase può fare quel che vuole

Coinbase non dovrà interrompere il delisting di WBTC, la versione sintetica di Bitcoin ad oggi più utilizzata. Non ci sono questioni che attengono al mantenimento di una sana concorrenza sul mercato (Coinbase ha lanciato da poco il suo cbBTC) e non c’è alcun tipo di legge che possa dare ragione a BiT Global.

Prima di arrivare a questa decisione si sono consumati diversi psicodrammi. Dall’ingresso di Justin Sun – personaggio tra i più divisivi del mondo crypto – in WBTC e nella società che lo gestisce, fino al lancio appunto da parte di Coinbase di un nuovo Bitcoin sintetico che tra le altre cose ha già raggiunto una popolarità e una capitalizzazione importanti.

Non c’è motivo, secondo i giudici, di interrompere il delisting

Dietro la questione, come dimostrano le carte processuali, c’è anche l’ingombrante figura di Justin Sun, con Coinbase che lo ha accusato nero su bianco di cattive condotte finanziarie, motivazione che da sola sarebbe sufficiente per giustificare il comportamento di Coinbase.

Si annuncia dunque una guerra che almeno a nostro avviso proseguirà anche tramite altri mezzi, con WBTC che è oggettivamente sotto attacco da diversi fronti da quando ha condiviso appunto l’ingresso di Sun e la modifica della gestione delle chiavi.

Una questione che è importante per tutto il mondo della DeFi e più in generale della presenza di token che rappresentino il valore di Bitcoin su un network sul quale non è supportato. Questione dunque non di poco conto e che vale quantità di denaro importanti. Questa schermaglia in California potrebbe essere solo la prima di tante altre, anche con altri mezzi.

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