Ci sono dei dati molto interessanti che arrivano principalmente dal mercato dei derivati su Bitcoin e più in generale su quello che è il mercato crypto. 1 miliardo di liquidazioni quasi tutte long in sole 24 ore, cifra importante e che segnala come dal FOMC di ieri sera in poi ci sia stato uno scarico importante di posizioni. E anche una punizione enorme per chi si è esposto eccessivo sul mercato.
È tutto finito? A nostro avviso la correzione segue un po’ il quadro economico che è stato fotografato (e non necessariamente anticipato) dalle previsioni del FOMC.
Il punto centrale è la rimozione di un taglio per il 2025 dalle previsioni. Prima si credeva che ce ne fossero 3, ora il FOMC ne indica due. Ma ci sono altre questioni che andrebbero analizzate, anche partendo dai dati che sono arrivati appunto dal mercato dei derivati. Puoi investire su Bitcoin sia long che short con la posizione da 1.000$ che ti regala BYBIT. Iscriviti, versa 100$ (che rimarranno tuoi) e ricevi la posizione gratis. Solo su Criptovaluta.it.
1,2 miliardi di liquidazioni: cosa succede al mercato crypto e Bitcoin?
Sì, ora possiamo chiamarlo crollo. Il mercato continua a soffrire e a non trovare dei buoni supporti dai quali ripartire. Bitcoin scende sotto i 98.000$, ma fanno ancora peggio gli altcoin. Come descritto qui da Alex Lavarello Ethereum fa un disastro, e il resto del comparto alt fa ancora peggio.
I numeri sono riportati qui nel grafico: la cosa curiosa è che appunto non sia stato Bitcoin ad essere interessato dalla maggioranza delle liquidazioni, nonostante sia enormemente più capitalizzato del resto del mercato, ma appunto Ethereum, l’insieme informe delle Other, Dogecoin, ma anche Solana e XRP, in rapporti più alti rispetto al loro marketcap.
Un segnale chiaro: anche nelle fasi di crisi Bitcoin continua a essere il re del mercato, una sorta di porto sicuro (per quanto comunque colpito dalla tempesta) rispetto ad altri asset che si moltiplicano ancora come risk on a leva rispetto ai rendimenti delle borse.
Dove arriveremo?
Almeno da un punto di vista fondamentale, non riteniamo che il quadro sia mutato. Le previsioni del FOMC (basta andare a guardare quelle di settembre), sono una fotografia di quello che è venuto fuori dagli ultimi dati ma hanno un pessimo potere predittivo.
D’altronde vengono formulate da presidenti di banche centrali locali, che non hanno in genere un buon fiuto per gli affari e neanche per l’andamento dei mercati. Non saremmo stupiti di vedere 4 dot plot nel 2025 che racconteranno quattro storie diverse.
Per quanto riguarda le alt, non possiamo che ricordare l’approfondimento del nostro direttore sulla costruzione di un portafoglio che sia più equilibrato. Chi piange perdite consistenti in questa fase, può sfruttare lo schiaffo preso dai mercati come occasione per non farsi trovare impreparato in futuro.
Bisogna parlare degli asset bep2 persi. Chiliz non permette lo swap e i token sono persi. È uno scandalo 57 mila persone hanno perso tutto