Questa settimana è stata particolarmente intensa per Bitcoin (BTC), che è tornato sotto i 100.000 dollari dopo aver toccato un nuovo ATH di 108.100 USD tre giorni fa. Ieri, il prezzo è sceso fino a sfiorare i 90.000 USD, muovendosi in un range del 15% in meno di tre giorni, un movimento che ha agitato gli animi di molti investitori. BTC è oggi acquistabile su Bybit con BONUS di 1000$.
bitcoin
I dati si riferiscono al passato e non sono indicatori di risultati futuri.
Chi segue le nostre analisi sa che da settimane sottolineiamo l’aumento di volatilità e il rischio di brusche correzioni. La settimana che si sta per concludere conferma lo scenario operativo previsto e suggerisce che questa dinamica potrebbe ripresentarsi anche nei giorni a venire.
Attualmente, Bitcoin quota 98.440 USD e base settimanale registra un calo del 5,50%, mentre dicembre rimane in positivo del 2,1% grazie al recupero che ha fatto in intraday dal minimo di ieri a 92.270 SUD. Il rialzo da inizio anno si mantiene solido, attestandosi a +131%.
Dall’analisi di sabato scorso emergevano due punti chiave. Il primo riguardava il massimo di 108.000 USD:
… BTC ha ancora tempo per migliorare l’attuale massimo e potrebbe raggiungere 108.000 USDT, per eguagliare il +155% registrato l’anno scorso..
Alessandro Lavarello – Trader professionista e analista di Criptovaluta.it
Un traguardo effettivamente raggiunto e ora archiviato. Tuttavia, l’estensione di Fibonacci suggeriva un possibile livello tra 110.000 e 111.000 USD. Probabilmente un nuovo ATH sembra rimandato a data da destinarsi.
Il secondo punto si riferiva all’analisi ciclica, che indicava:
Alessandro Lavarello – Trader professionista e analista di Criptovaluta.it
La finestra ciclica di lungo periodo a 14 mesi suggerisce una fase temporale più propensa alle vendite. Sarà fondamentale prestare attenzione ai segnali ribassisti.
Questa finestra ciclica non si esaurisce rapidamente. Ciò non significa che Bitcoin debba necessariamente scendere, ma rende meno probabile vedere leg up durature. Un esempio recente è tra marzo e luglio, quando BTC ha oscillato in un range tra 70.000 e 55.000 USD, senza una direzione chiara. Questo scenario potrebbe ripetersi e prolungarsi fino a marzo 2025.
Analizzando il grafico weekly, emerge una candela rossa settimanale con un calo del 5,50%. Un ribasso maggiore risale alla discesa di agosto. Sul grafico è visibile la congestione di prezzo registrata tra marzo e ottobre prima del rally post-elezione di Trump.
Il setup operativo degli indicatori weekly, basati sul lungo termine, mostrano ancora un segnale positivo, nonostante una lieve inclinazione ribassista. Questo setup aveva già dato segnali importanti, con uscita a dicembre 2021, e nuovo ingresso a gennaio 2023 con BTC a 20.000 USD. Successiva uscita a giugno 2024 a 63.000 USD e nuovo ingresso a novembre 2024 in area 73.000 USD.
N.B: Ricordo che questo setup è una metodologia operatività basata sulla posizione di lungo termine, pertanto è una strategia lenta e non adatta al trading a breve termine o allo scalping.
Dal punto di vista dei supporti vettoriali, applicati al movimento che va dal minimo di agosto all’ATH, il primo livello chiave si trova a 85.500 USD, mentre il successivo si posiziona a 78.500 USD. Attualmente, livelli inferiori non sono da considerare.
Bitcoin ieri ha dimostrato forza ieri, passando da un minimo di 92.270 USDT a un massimo intraday di 97.550 USDT, riassorbendo le vendite accumulate nelle ore precedenti.
Nel nostro canale criptovaluta.it Premium VIP, ieri mattina alle 9:06, avevamo evidenziato, l’area di supporto tra 92.200 e 94.000 USDT come cruciale per un rimbalzo, di cui è allegato lo screenshot. Bitcoin ha rispettato questo livello, ripartendo con decisione e infliggendo un colpo agli orsi.
Nel grafico daily riportiamo la situazione attuale di Bitcoin, dove il prezzo è sceso fino al supporto ed è rimbalzato con decisione. Tuttavia, il rialzo si è fermato sulla resistenza vettoriale in area 98.450 USD. Essendo in un contesto ciclico ribassista, da questa resistenza il prezzo ha ripreso a ritracciare, come previsto nelle exit suggerite alla nostra community, posizionate tra 97.000 e 98.000 dollari.
In questo scenario, per una ripresa rialzista il prezzo di BTC deve andare sopra la resistenza chiave a 100.500 USDT. Nella giornata di ieri si è formata una candela doji, evidenziando una possibele fase di inversione, con arretramento degli orsi. Questa candela ha un corpo stretto e ma non strettissimo, ma al contempo non abbastanza ampio per essere considerata un‘hammer.
I livelli di supporto di breve termine, evidenziati sul grafico, rimangono validi. Va però sottolineato che una nuova discesa nell’area tra 92.200 e 94.000 USDT potrebbe non generare un rimbalzo così diretto come quello osservato di recente.
Il supporto successivo e più rilevante si colloca nell’area tra 87.500 e 85.500 dollari. Tuttavia, una discesa a questi livelli comincerebbe a inclinare eccessivamente il trend generale di Bitcoin, mettendolo in una posizione di debolezza.
Le discese lente rappresentano uno scenario particolarmente pericoloso. A differenza dei movimenti rapidi, le discese graduali tendono a ridurre la possibilità di rimbalzi forti, prolungando la pressione ribassista. Questo tipo di dinamica richiede una gestione operativa attenta per evitare esposizioni prolungate in un mercato che potrebbe diventare sempre più fragile.
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