Il cognome è di quelli che evoca, almeno negli italiani un po’ attempati, ancora dei brutti ricordi. Questa volta però sarà diverso: non è Byron, ma Bernie Moreno, sarà uno dei prossimi membri della commissione sulle banche del Senato USA ed è forse uno dei più grandi sostenitori, a livello politico, di Bitcoin e crypto.
Un altro risultato importante per il comparto, che nel governo che si insedierà il prossimo 20 gennaio, potr contare su tanti amici, tanti uomini d’affari aperti al settore e più in generale su un clima che sembrerebbe essere, almeno per ora, molto diverso da quello con il quale il comparto ha dovuto fare i conti nel corso degli ultimi 4 anni.
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È una delle commissioni più importanti a livello federale, controlla l’operato delle agenzie che si occupano di banche – ed è una di quelle nelle quali è sempre meglio avere amici, e non nemici. Il mondo Bitcoin e crypto potrà contare su Bernie Moreno, che è stato nominato ieri da John Thune appunto nella commissione che tra le altre cose si occupa dell’operato di SEC e di CFTC, ovvero sulle commissioni che si occupano di mercati dei titoli e anche dei derivati sulle commodity.
Non è ancora ufficiale, perché ci dovrà essere la conferma del Congresso, per quanto però a questo punto sia più che scontata.
Moreno è inoltre tra i politici che hanno ricevuto sostanziose donazioni da Fairshake, il PAC/Comitato Elettorale che ha sostenuto i candidati che erano maggiormente pro-crypto, segnale che si tratta di un politico molto aperto al mondo crypto e Bitcoin e che soprattutto piace all’industria.
Moreno ha inoltre esperienza nel mondo crypto: è stato co-fondatore di ChampTitles, per titoli e documentazione relative al settore auto gestite direttamente tramite blockchain. E ha dunque tutto l’interesse affinché ci sia un’ulteriore apertura per il settore negli USA.
I nuovi Stati Uniti che stanno emergendo dopo le elezioni saranno forse il paese più aperto al mondo crypto e Bitcoin. Da Lutnick al commercio, passando per lo stesso presidente Donald Trump, che ha da tempo un suo progetto DeFi senza dimenticare David Sacks e anche altri in ruoli subalterni.
Le premesse per un momento di spinta per il settore, sia a livello finanziario che di regole, ci sono tutte. Ora si dovranno attendere le prime mosse – e anche valutare le prime proposte per un settore che negli USA è ancora poco regolamentato, cosa che ha permesso negli ultimi anni a SEC di intervenire spesso al di fuori di quelle che sarebbero le sue stesse attribuzioni.
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