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Ecco perché crypto e TETHER sono una minaccia alla stabilità globale. Parla Bloomberg

Un tanto lungo quanto assurdo articolo di Bloomberg attacca Tether, crypto e i nuovi legami...

Questa volta l’analisi, puntuta come sempre, è firmata addirittura dal Board Editoriale. Nella sua incessante guerra contro il comparto, questa volta Bloomberg punta al legame tra il governo Trump e Tether. Rischi per il sistema finanziario globale, per la stabilità finanziaria degli Stati Uniti e – questo magari lo leggeremo nel prossimo reportage – per la pace nel mondo.

Il tutto condito da mezzi e mezzucci, dalle virgolette al ripetuto uso di sedicente, per raffigurare un quadro lontano dalla realtà. Un lungo editoriale per spaventare e non per informare. E sul quale dovremo fare qualche precisazione.

Perché potrà non piacere Tether, potrà non piacere il mondo crypto, ma le accuse dovrebbero essere quantomeno veritiere. Cosa che, anche questa volta, non si può dire di quelle incluse nell’ultimo articolo di Bloomberg.

Con una stampa mainstream così, chi ha bisogno della disinformazione?

Molte delle accuse mosse a Tether nell’articolo apparso oggi su Bloomberg non saranno nuove per le orecchie dei nostri lettori.

  • Terroristi, signori della guerra e altra gente di questa risma

L’accusa è sempre la stessa: Tether viene utilizzato anche da terroristi, mafiosi e altra gente di questa risma. È vero? Probabilmente sì: il denaro lo usano tutti e Tether non ha alcun tipo di controllo su chi può entrare in possesso di USDT sul mercato secondario.

Un gruppo quasi comico di cattivi da film: trafficanti di armi russi, la mafia irlandese, gli hacker della Corea del Nord e Hamas – hanno usato lo stablecoin per muovere miliardi di dollari.

L’unica cosa comica è però la definizione di Tether come veicolo per i loschi affari di terroristi e paesi non allineati. Lo stesso infatti si potrebbe dire di qualunque valuta, senza che nessuno si sogni di prendersela con Jerome Powell perché i narcotrafficanti utilizzano il dollaro (in misura invero assai preponderante rispetto a USDT o a altre crypto).

  • Scattano le indagini

C’è anche un riferimento alle famose indagini del Dipartimento di Giustizia, indagini che però non sono mai state formalizzate e che per ora esistono soltanto su Bloomberg e sui giornali allineati all’esercito anti-crypto. E – aggiungiamo noi – indagini non vogliono dire colpevolezza di alcunché. Ma evidentemente la lobby manettara è ormai fenomeno globale. Questo a patto però che non ci siano i loro, di amici, a finire sotto inchiesta.

  • Tether detiene una parte significante delle proprie riserve in Bitcoin

Falso anche questo: le riserve di Bitcoin a tutela del valore di Tether USDT sono al 3,81%. Sapete a quanto ammonta il surplus di riserve rispetto al circolante effettivo? A più del 5%. Quindi le riserve di Bitcoin non solo non sono significative, ma sono completamente inutili alla copertura, almeno ad oggi.

  • I due problemi… assurdi

Il primo dei problemi dall’allineamento tra Trump e Tether sarebbe, secondo Bloomberg, quello del rischio di interconnettersi con Wall Street. Il tramite sarebbe quella Cantor Fitzgerald che fa da custode ai titoli USA (bond a brevissima scadenza, principalmente) per il quale CF fa appunto da custode. Con il CEO del gruppo, Howard Lutnick, a capo della divisione Commercio del governo Trump, il patatrac sarebbe dietro l’angolo.

Si tratta di un non sequitur: in che modo Wall Street risentirebbe del fatto che una società di una certa rilevanza offre custodia per certi titoli per conto di Tether? Non è dato saperlo.

Il secondo dei problemi sottolineati da Bloomberg è invece il seguente: un ritorno di fiamma per Tether vorrebbe dire farlo diventare più forte e offrire ancora più sponde ai… criminali di cui sopra. Anche qui un non sequitur: Tether collabora da tempo anche con la giustizia USA e non si è mai rifiutato di congelare fondi su richiesta delle autorità giudiziarie. In che modo questo sia un comportamento che favorisce i criminali rimane… un mistero. Mistero che risolviamo però più che volentieri: sono attacchi politici, imbastiti costruendo un castello di calunnie, di sedicenti, di virgolette e di altri mezzucci della stampa per portare un attacco a una delle società più rappresentative del mondo crypto.

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