Da circa 24 ore si sta consumando – su X – l’ennesima polemica che riguarda temi molto sentiti dalla popolazione: immigrazione, economia, tech bro da una parte e proletariato moderno dall’altra. La cosa sarebbe anche poco interessante per il mondo crypto e Bitcoin, se non fosse che ha coinvolto i massimi vertici del fronte per l’apertura alle crypto e se non fosse che la cosa sta preoccupando diversi… piccoli investitori.
La questione può essere riassunta in breve: Vivek Ramaswamy e ELon Musk sono fortemente a favore dell’aumento dell’immigrazione skilled negli Stati Uniti, anche per questioni (secondo i più cinici) legate al loro guadagno personale. La base elettorale di Donald Trump un po’ meno. E la cosa ha generato attriti prima e ampie polemiche poi.
Dato che i due sono tra i più forti sostenitori di Bitcoin e crypto all’interno del nuovo governo Trump, c’è pericolo che una loro eventuale sconfitta allontani dagli obiettivi che questa amministrazione si è prefissata?
La polemica è di quelle feroci, senza esclusioni di colpi, di quelle che hanno tenuto incollati agli schermi dei propri smartphone milioni di americani. E anche decine di migliaia di italiani. Senza entrare troppo nello specifico della stessa – sono pur sempre questioni che interessano poco gli italiani – da un lato abbiamo Ramaswamy e Musk, i due designati per il “dipartimento DOGE”, quello che dovrebbe sforbiciare dipartimenti pubblici, spesa federale e inefficienze. Dall’altro una parte molto rilevante della base elettorale MAGA, ovvero la base elettorale di Donald Trump.
Al centro della discussione la possibile apertura a immigrati skilled: per Musk gli USA hanno bisogno di immigrati motivati, intelligenti e che possano ricoprire posizioni all’interno delle società tech. Per Ramaswamy, che aggiunge un carico pesante, questo sarebbe necessario anche perché la cultura USA ha iniziato a premiare eccessivamente la mediocrità. La reazione è stata importante e tanti cominciano a mugugnare (o a urlare, almeno sui social) contro i tech bro che avrebbero infestato il governo Trump.
Vivek Ramaswamy è stato anche in buona parte responsabile dell’avvicinamento di Trump al mondo crypto e Bitcoin, e per questo una sua eventuale sconfitta fa venire letteralmente i brividi agli investitori di questo comparto.
Nella sciagurata ipotesi di una frattura insanabile tra tech bro e governo Trump, non si tornerà comunque indietro sul tema crypto. Ci sono ancora Kennedy, Atkins, Sacks (che sarebbe però dello schieramento dei tech bro) e tanti altri già nei ruoli chiave del governo Trump.
Una presenza che può garantire comunque una presenza forte del tema crypto e Bitcoin all’interno della prossima amministrazione. Preoccupazioni dunque, almeno per ora, esagerate.
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