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Più di 7.000 Bitcoin arrivano nei forzieri di Tether. Cosa sta succedendo? L’analisi dei movimenti!

Tether sposta più di 7.600 Bitcoin: parte il tam tam sui social. Cosa sta succedendo?

ESCLUSIVA CRIPTOVALUTA.IT: Gran mistero per un trasferimento di 7.629 Bitcoin che sono arrivati nel wallet della riserva di Tether. Il gruppo, che gestisce lo stablecoin più popolare al mondo (USDT) ha infatti parte delle riserve proprio a tutela del valore del suo stablecoin sul dollaro.

Secondo quanto ci è stato riferito direttamente dal CEO del gruppo, Paolo Ardoino, si tratterebbe in parte di trasferimenti di Bitcoin già acquisiti in passato, in parte di nuovi acquisti.

La situazione contabile dei Bitcoin di Tether – che si trova al centro dell’ennesima ondata di FUD ingiustificato – sarà poi più chiara quando verrà rilasciato, tra qualche giorno, il resoconto di quanto avvenuto per il gruppo a livello patrimoniale.

Non c’è solo MicroStrategy

Non c’è soltanto MicroStrategy ad accumulare Bitcoin. Se oggi è stata la giornata dell’ennesimo acquisto da parte dell’azienda guidata da Michael Saylor, c’è da registrare anche un movimento important verso le riserve di Tether. Si tratta di 7.629 Bitcoin che sarebbero in parte trasferimenti, in parte nuovi acquisti.

La situazione verrà resa più chiara – in termini contabili – tra qualche giorno, quando avremo il nuovo sommario con l’attestazione per il quarto trimestre del 2024, che certificherà le riserve a tutela del valore di USDT e più in generale lo stato patrimoniale di Tether.

Uno stato patrimoniale che è stato anche fonte di tante invidie, con il gruppo che siede su una liquidità importante – che tra le altre cose ha investito in parte in un recente ingresso nel capitale di Rumble.

Un trend che si allargherà?

Di aziende dentro e fuori il mondo crypto che stanno guardando a Bitcoin per migliorare le proprie riserve ce ne sono già diverse. Dai miner a MicroStrategy, passando appunto anche per Tether. Nel complesso la cosa sta prendendo piede anche a piani che in pochi avrebbero immaginato come potenzialmente vicini a Bitcoin.

Il resto lo faranno gli ETF, che pur non essendo una detenzione diretta di Bitcoin, svolgono per tante aziende, fondi e anche investitori istituzionali il ruolo di cassaforte per l’esposizione in Bitcoin.

Sul tema torneremo più in dettaglio con uno speciale di inizio anno dedicato proprio a Bitcoin come riserva. Un tema del quale si parla troppo spesso con molta leggerezza e che invece è parte del futuro di questo sistema, che è anche un asset.

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