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Ecco perché il CEO di Ripple VEDE la BULL RUN: 75% negli USA, nuovo presidente cambierà TUTTO

Grande ottimismo dal CEO di Ripple, Brad Garlinghouse.
1 mese fa
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Il vento negli Stati Uniti è cambiato, almeno a tema crypto. A testimoniarlo c’è anche una recente dichiarazione del CEO di Ripple, Brad Garlinghouse, che ha affermato che il 75% delle posizioni aperte presso la sua azienda sono ora negli USA.

Di più: secondo il più importante dei dirigenti di Ripple, ci sarà una bull run indirizzata proprio da Trump, per una rivincita di tutto il settore che per Ripple è anche una questione personale. L’arrivo di Donald Trump infatti vuol dire anche l’addio di Gary Gensler, ex commissario capo di SEC che Garlinghouse ritiene essere stato il maggior ostacolo all’espansione delle sue attività negli USA.

Ripple – aggiungiamo noi – è stato un Trump Trade migliore di Bitcoin: è cresciuto in termini di prezzo anche più rapidamente di $BTC e del grosso del resto del settore, a conferma che forse quanto afferma Brad Garlinghouse è certamente degno di ulteriore analisi.

Una grande festa per Ripple, che ora punta tutto sugli Stati Uniti

Basta poco per cambiare l’inerzia nel e del mondo crypto. È bastata l’elezione di Donald Trump, ad esempio, per vedere la traiettoria di Ripple, nella più importante economia del mondo. A parlare è Brad Garlingouse in un lungo tweet dove condivide le proprie idee politico-economiche sul 2025 del mondo crypto.

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I dati si riferiscono al passato e non sono indicatori di risultati futuri.

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7 Giorni

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30 Giorni

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Prezzo minimo $2.43
  • 75% delle assunzioni negli USA

Negli ultimi quattro anni (gli anni di Gary Gensler, NDR), Ripple ha assunto principalmente fuori dagli Stati Uniti d’America. Ora, dice Garlinghouse, il 75% delle assunzioni avverranno invece proprio negli States.

  • Tanti accordi negli USA

Nelle ultime sei settimane, Ripple ha stretto più collaborazioni negli USA degli ultimi sei mesi. Questo sarebbe segno, secondo la linea di ragionamento di Garlinghouse, della maggiore apertura che ci si attende dagli USA verso il mondo crypto.

  • Soddisfazione per le nomine

Grande è la soddisfazione di Garlinghouse per le nomine nei ruoli chiave che avranno a che fare con le criptovalute. Paul Atkins da SEC, David Sacks e Scott Bessent a completare il quadro: è un team radicalmente diverso da quello composto da Janet Yellen e Gary Gensler – e questo avrà effetti positivi, dice Garlinghouse, sulla capacità degli USA di innovare e creare lavoro.

Si attendono modifiche importanti già dal giorno uno

L’ottimismo di Garlinghouse è massimo, tanto da spingerlo ad attendersi delle novità importanti dall’effetto Trump già dal primo giorno di attività della nuova amministrazione.

Forse aspettative eccessivamente ottimiste, ma che comunque andranno prese in considerazione da parte di tutti coloro i quali stanno investendo.

Ripple e la sua dirigenza sono bullish. L’atteggiameneto è simile da parte di altri protocolli, analisti e investitori. Ci si aspetta tanto (nella speranza che non sia troppo) da un’amministrazione di segno opposto rispetto a quella precedente e che almeno in campagna elettorale e nelle nomine ha confermato di voler essere radicalmente diversa in termini di apertura alle crypto.

Le sfide

Non basteranno però le aperture di facciata. Gli USA aspettano infatti almeno due diversi tipi di leggi: una sugli stablecoin, che ormai circola da tempo in forma di proposta ma intorno alla quale non si è ancora creata una maggioranza, e una legge più generale sulla natura legale delle crypto (commodity o security?).

Ci sarà poi da vedere l’atteggiamento di Paul atkins, nuovo capo di SEC dal 20 gennaio, in termini di volontà di approvare ETF a tema crypto.

ETF che interessano anche Ripple, dato che sono stati già inviati in approvazione diversi form S-1. Ci si aspettano inoltre risposte e aperture anche dal CME, la più importante borsa di futures e derivati in generale, che dato il nuovo trend politico negli USA potrebbe effettivamente offrire di più in termini di servizi e strumenti finanziari, utili poi anche per lo sviluppo di ETF e altri tipi di prodotti.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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