È un Brad Garlinghouse incontenibile. Il CEO di Ripple si sta godendo l’ottimo momento sia per il token $XRP, sia invece per l’addio di Gary Gensler, con il capo di SEC che ha confermato le sue dimissioni per il prossimo 20 gennaio. Una situazione ottima da ogni punto di vista per Ripple.
E si torna anche a parlare di possibile quotazione in borsa per Ripple Labs, che diventerebbe così l’unica società a gestire anche una criptovaluta con tanto di quotazione presso i mercati regolamentati. Una questione che però dovrà essere confermata in futuro e della quale, almeno secondo Deaton, non se parlerà almeno fino a fine 2025.
Garlinghouse ha offerto dal canto suo tanti insight sullo stato attuale di Ripple, che non potranno che entusiasmare gli investitori in $XRP, che hanno comunque già raccolto tanto nel corso del 2024, almeno in termini di novità e di prezzo.
RLUSD, ma non solo: i futuri passi di Ripple
Il tema più importante nel mondo di Ripple in questi giorni è stato il lancio di un nuovo stablecoin, RLUSD, che funziona già sia su rete Ethereum, sia su rete nativa XRPL. Un token che è partito però con il freno a mano tirato e sul quale Garlinghouse continua a avere delle buone *sensazioni.
Ripple ha una grande esperienza con le istituzioni, una grande esperienza con i flussi di pagamenti, e porta sul mercato un prodotto del quale ci si può veramente fidare. È per questo che abbiamo deciso di ottenere una licenza da trust.
Garlinghouse è tornato anche sulla funzionalità principale di RLUSD, che è comunque quella di offrire alla rete Ripple uno stablecoin affidabile e maggiore liquidità.
- Tanto spazio negli USA
Ad oggi, come ripetuto da Garlinghouse, il grosso dei clienti di Ripple sono fuori dagli Stati Uniti. Sono il 95% e questo sbilanciamento è dovuto principalmente al fatto che negli USA l’azienda ha incontrato resistenze importanti, dovute alla causa contro SEC che poi è stata (almeno parzialmente) vinta.
Una causa che sarà un lontano ricordo del passato anche grazie al cambio al vertice di SEC. La nuova America targata Trump ha in realtà un approccio molto più aperto al mondo crypto.
Un approccio che aiuterà a riaprire un mercato di enormi proporzioni anche per Ripple, che punterà anche sullo stablecoin in questione per cercare di chiudere accordi commerciali di massima rilevanza.
Come avevamo già scritto su queste pagine, in realtà Ripple è uno dei progetti che maggiormente avrebbero tratto giovamento da un’eventuale vittoria di Trump. E per ora tutto sta andando secondo le previsioni di Criptovaluta.it!
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dobbiamo avere ancora un po’ di pazienza e vedremo anche il valore di Ripple decollare. A dire il vero sono più preoccupato per un crollo dei mercati tradizionali che del mercato cripto.