Alle 20:00 ora italiana saranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione del FOMC. Sono i verbali della riunione che decide, negli Stati Uniti, i tassi di interesse e fanno riferimento a quanto è avvenuto, a porte chiuse, il 18 dicembre scorso. È una pubblicazione che, talvolta, ha degli impatti sul mercato e per questo motivo vedremo insieme che tipo di conseguenze può avere per i mercati.
Le conseguenze potrebbero esserci anche per il mercato di Bitcoin e crypto – che arrivano già da 24 ore non entusiasmanti – qui l’analisi del nostro Alex – anche se dovremmo già sapere tutto o quasi tutto di ciò che troveremo nei verbali.
La riunione di dicembre è stata infatti anche la riunione che ha pubblicato il report trimestrale completo delle previsioni economiche di Fed. E di segreti, anche se i verbali mancano ancora, ce ne sono pochi.
Il 18 dicembre scorso – uno dei peggiori giorni delle ultime settimane – FOMC aveva annunciato un taglio ai tassi di interesse di 25 punti base, esattamente in linea con le aspettative dei mercati.
A creare sconquasso fu tutto il resto: la previsione per un’inflazione più sostenuta e per un’economia più solida – previsioni che riducevano la possibilità di tagli rispetto alle aspettative precedenti. Meno tagli, meno entusiasmo per i mercati risk on, definizione nella quale rientrano a pieno diritto sia le criptovalute, sia Bitcoin.
Il dot plot – che trovi qui riportato direttamente dal FOMC – si è appiattito rispetto a quello pubblicato in settembre. L’unica chiave di lettura possibile è quella di minori tagli nel tempo da parte del FOMC, previsto dai membri del FOMC stesso. Tutto è pubblicamente disponibile sul sito di Federal Reserve – e di sorprese per i verbali pubblicati alle 20:00 non ce ne aspettiamo.
C’è una grossa differenza tra ciò che è razionale fare e le reazioni di breve periodo dei mercati, che in concomitanza della pubblicazione di certi dati (o di certi verbali) è sempre scomposta.
Cosa bisogna aspettarsi? Dipenderà dal grado di durezza delle opinioni contenute nei verbali stessi. Sappiamo già che per gennaio i mercati hanno scontato zero tagli e dunque, a meno di clamorose sorprese, non ci aspettiamo granché.
Bisognerà prestare attenzione alla volatilità: i mercati, anche ieri, hanno dimostrato di essere particolarmente nervosi, con il buon senso fiaccato da un’incertezza importante sul futuro di inflazione, andamento economico, mercato del lavoro.
La prova è stata nei dati di ieri, 7 gennaio: sono arrivati dati ottimi per l’economia che però hanno causato perdite ingenti non solo sul mercato crypto, ma anche sui principali indici.
NASDAQ 100 ha perso l’1,79%, SPX 500 l’1,11% – percentuali importanti per il mercato azionario, segnale che il nervosismo non è soltanto sul mercato crypto, ma anche su quelli tradizionali.
In avvicinamento al dato delle 20:00, è consigliata pertanto la massima attenzione, l’abbassamento di eventuali leve e più in generale una riduzione del rischio complessivo dei propri investimenti.
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