Si complica l’acquisizione di FTX EU da parte di BackPack, che era stata annunciata ieri. Secondo l’entità che sta gestendo infatti la procedura fallimentare negli Stati Uniti – l’annuncio sarebbe arrivato senza l’ok da parte di suddetta gestione. Sempre secondo quanto è stato affermato dal gestore della procedura fallimentare, non sarebbe stato approvata l’acquisizione.
Un’acquisizione che dunque si tinge di giallo e che per BackPack era interessante principalmente perché FTX EU è in possesso di una licenza a Cipro dotata di passaporto che gli permetterebbe di operare nel mercato dei derivati su tutto il territorio dell’Unione Europea. Licenza che però era stata sospesa da CySEC, la CONSOB cipriota, in seguito appunto al fallimento di FTX.
Una situazione alla quale BackPack ha risposto indicando la complessità dell’operazione che sta avvenendo in Europa e ha però sottolineato come certe dichiarazioni da parte dell’entità che gestisce il fallimento possano creare confusione nei clienti di FTX EU.
La questione è particolarmente interessante almeno per due ordini di motivi. Il primo è quello della licenza.
FTX EU era infatti nata dopo che FTX aveva acquistato K-DNA, semi-sconosciuta società che aveva però da offrire una licenza per operare nel mercato dei derivati in Europa. Una storia che abbiamo coperto in esclusiva e che includeva anche la scelta, a capo della divisione europea, di persone vicine alle società di servizi che offrono shelf company, società già pronte che hanno come unica ragione di esistere l’ottenimento pregresso di una licenza di tipo finanziario.
FTX EU continuò a operare con il nome di K-DNA per mesi, utilizzando anche per sottoscrivere contratti di collaborazione con i cosiddetti KOL, gli influencer in grado di portare traffico e iscritti alla piattaforma.
Una licenza immortale, perché pur essendo stata sospesa – si può verificare qui sul sito di CySEC vale comunque decine di milioni che BackPack ha messo sul tavolo per l’acquisizione.
La seconda questione importante riguarda invece i rimborsi degli utenti europei, che sarebbero stati effettuati con la massima velocità nel caso di acquisizione.
Un’acquisizione che però per il momento è al centro di uno scontro molto duro tra l’entità principale di FTX che esiste oggi – quella che gestisce appunto la procedura fallimentare – e gli eventuali acquirenti. Situazione che si dovrà risolvere al più presto anche per capire che tipo di tempistiche dovranno attendersi i clienti europei per i rimborsi.
Clienti europei che però sono una piccola parte di tutti gli europei che utilizzano FTX: il grosso infatti continuava a investire tramite FTX International, che offriva condizioni più libere in termini di tipologia di scambi offerti, leve e accesso alla liquidità.
Il token $FTT, che ieri aveva fatto registrare un’ottima performance alla diffusione della notizia, perde oggi il 3,3%.
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