Svolta USA: commissione in Senato sulle crypto, guidata da appassionata Bitcoin

Arrivano buone nuove per il mondo crypto e Bitcoin dagli Stati Uniti. Secondo quanto è stato riportato da Eleanor Terrett di Fox, la commissione senatoriale USA che si occupa di banche avrà a breve anche una sotto-commissione che si occuperà di crypto. Altra nota positiva: a capo della commissione andrebbe Cynthia Lummis, conosciuta già nell’ambiente in quanto bitcoiner convinta.

La stessa Lummis ha partecipato più volte alle principali conferenze a tema Bitcoin e ha proposto già una legge per la creazione di una riserva federale in Bitcoin, legge che però non è stata ancora approvata e che sarà oggetto di dibattito in Congresso nel corso dei prossimi mesi, con ogni probabilità.

Cynthia Lummis però non è stata sempre aperta al mondo crypto nella sua interezza – e nel suo curriculum c’è anche un attacco frontale a Tether – del quale parleremo più avanti.

Una nuova sotto-commissione

Non è chiaro ancora di cosa dovrà occuparsi e quali saranno i membri. Questi verranno proposti e nominati, queste sono le voci che circolano, a partire dai prossimi giorni, con la questione che potrebbe concludersi in modo positivo prima del giuramento di Trump (il 20 gennaio prossimo) o comunque nei dintorni di quella che è una data che gli appassionati crypto e Bitcoin attendono con grande entusiasmo.

La sotto-commissione dovrà occuparsi di diverse questioni, a partire da quelle legate alle normative crypto – e con ogni probabilità anche ai rapporti con l’industria.

Sarà una commissione che dovrebbe avere una maggioranza repubblicana e che dovrebbe pertanto offrire una sponda importante all’intera industria.

La scelta di Cynthia Lummis è emblematica: è appassionata di Bitcoin e più volte si è spesa a difesa dell’intero settore. In aggiunta, Lummis è stata anche la senatrice che ha proposto la legge sulla Riserva Federale in Bitcoin – il cosiddetto Bitcoin Act (che puoi leggere qui).

Non è però finito qui l’impegno pregresso di Cynthia Lummis nel mondo crypto. È stata anche tra le più grandi accusatrici di Binance e di Tether.

La senatrice ha affermato più volte, anche in occasioni ufficiali, di ritenere da indagarsi il legame di queste attività con l’offerta di canali per il trasferimento di denaro verso gruppi terroristici, situazione grandemente ingigantita dalla politica e che si è ampiamente risolta.

Questo nonostante Tether avesse già da tempo iniziato a collaborare con le autorità USA e nonostante il fatto che non ci fossero accuse dirette in tal senso.

Ci si può fidare?

È una determinazione che sta alla sensibilità di ciascuno. È certamente un futuro migliore quello dove negli USA c’è una sotto-commissione senatoriale che ha un atteggiamento aperto verso il mondo crypto.

Vedremo ora i nomi che verranno proposti per la composizione della commissione, nomi che andranno comunque votati e che non saranno automaticamente approvati.

È una notizia nel complesso bullish e che forse in pochi si aspettavano. Tra le altre cose è una delle novità che ci si aspettava che Trump avrebbe annunciato il 20 gennaio. E potrebbero essercene delle altre, che i mercati probabilmente non hanno ancora scontato.