Nei programmi di Ripple ci sarebbe il listing di RLUSD anche su exchange più importanti per volumi. È questo quanto viene fuori da un’intervista esclusiva per The Block concessa da Jack McDonald, che è SVP della divisione stablecoin. Nei piani ci sarebbe anche lo sbarco su Coinbase, exchange che soprattutto negli USA ha una certa rilevanza, tanto simbolica quanto in termini di volumi.
Intanto arriva l’ok di Bitstamp, che nel corso di questa settimana ha confermato il listing del token, sia in via diretta su Ripple, sia su rete Ethereum.
RLUSD infatti supporta entrambe, una scelta che è stata fatta anche per garantirne la diffusione anche nella DeFi che conta in termini di volumi e in termini di attenzioni da parte della clientela e degli operatori di settore.
Cosa c’è in ballo per RLUSD?
In realtà di carne al fuoco ce n’è tanta, per quanto McDonald sia stato piuttosto reticente a confermare quanti altri crypto exchange finiranno per listare lo stablecoin targato XRPL già nel 2025.
Ci sono due ordini di problemi: il primo è tecnico. Come ricorda McDonald, listare un nuovo token vuol dire supportarlo tecnicamente anche in termini di chain, e non tutti gli exchange sarebbero già pronti in tal senso.
Il secondo riguarda il favore che certi exchange riconoscono a specifici stablecoin. È il caso di Coinbase con USDC ed è il caso di Binance con FDUSD, per quanto questo ultimo exchange in realtà abbia stretto anche degli accordi con CIRCLE, che è appunto la società che emette e gestisce USDC (e anche EURC in Europa).
- Tante discussioni in corso
Nonostante questa situazione ci sarebbero comunque importanti conversazioni in corso, in particolare con Coinbase, che nonostante i rapporti speciali con Circle, è aperta al listing di altri stablecoin. E sarà proprio da qui che partirà la speranza, almeno per gli appassionati Ripple di vedere l’ultima delle trovate commerciali del gruppo emergere.
Partenza a rilento, ma non ci si poteva aspettare di meglio
La partenza è stata piuttosto a rilento. Il gruppo infatti ha dovuto fare i conti con un mercato crypto che vede un duopolio difficile da scalfire e con un lancio ufficiale che è arrivato in uno dei periodi più complicati per i mercati, ovvero quello delle vacanze natalizie.
Tra le altre cose negli interessi di Ripple c’era anche quello di avere uno stablecoin disponibile sul proprio network, a prescindere da quanto sarebbe stato possibile andare a insidiare coloro i quali dominano i mercati.
Il 2025 sarà un anno molto interessante per il mondo stablecoin, con diversi dei concorrenti che finiranno per darsi battaglia su un mercato che in pochi analizzano, ma che è il più ricco in termini di ritorni per le società che lo gestiscono.