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Bitcoin e crypto vincono ancora: via un altro leader delle agenzie USA che attaccavano il settore

Altre dimissioni pesanti all'interno di CFTC: va via l'uomo che aveva portato in tribunale CZ e Binance.
9 ore fa
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Arrivano altre dimissioni molto importanti per il mondo crypto – e per le agenzie USA che si occupano di mercati. A lasciare il suo posto di lavoro, volontariamente, è Ian McGinley, che guidava la divisione Enforcement di CFTC, l’agenzia USA che si occupa di commodity e anche di contratti derivati. È lo stesso Ian McGinley che ha portato in tribunale Falcon Labs, ma anche Binance e KuCoin.

Le dimissioni sarebbero dovute al nuovo corso politico che ci si attende negli USA anche in relazione al mondo delle criptovalute, con una CFTC che riuscirà più rivoluzionata di SEC, date anche le dimissioni di Rostin Behnam, al vertice dell’agenzia.

Le dimissioni arrivano all’interno di un’attesa riorganizzazione delle agenzie USA che si occupano di mercati – anche in relazione alle criptovalute. Secondo le più convincenti voci di corridoio infatti, nell’intento del governo Trump ci sarebbe anche una nuova suddivisione di attribuzioni tra SEC e CFTC, con la seconda che dovrebbe assumere un ruolo preponderante nella regolamentazione del mondo Bitcoin e crypto.

Altri scossoni nelle agenzie USA a causa delle crypto

Per chi ha seguito da vicino le vicende tra agenzie degli Stati Uniti e mondo crypto, il nome di Ian McGinley non è certo nuovo. È stato lui a condurre infatti alcune delle azioni più eclatanti, tra le quali quelle contro CZ e contro Binance, che sono state poi chiuse con un maxi accordo e conseguente multa miliardaria per il più grande exchange al mondo per volumi.

Tutto questo mentre proprio nei prossimi giorni ci si attende il nome che il governo Trump farà per la guida dell’intera agenzia dopo l’addio di Rostin Behnam: anche le dimissioni del presidente di CFTC sono state motivate politicamente, dato che ci si attende appunto un nuovo corso politico anche e soprattutto per quanto riguarda le attenzioni che saranno riservate al mondo crypto.

Non è chiaro per il momento come potrebbe evolvere la divisione Enforcement, che è stata particolarmente attiva durante gli ultimi 4 anni e che ha conseguito, almeno dal suo punto di vista, dei risultati importanti.

Due nomi pro crypto per il vertice

Intanto i nomi che circolano con maggiore convinzione per la guida di CFTC sono quelli di Caroline Pham e di Summer Mersinger: si tratterebbe in entrambi i casi di una grande vittoria per il comparto, dato che a capo di CFTC finirebbero personalità che in passato si sono spese a favore del comparto senza mezzi termini.

Starà poi al Congresso e anche alla nuova Presidenza degli Stati Uniti arrivare a destinazione con il nuovo impianto di regole che dovrebbe a tutti gli effetti dotare gli USA di un nuovo framework che definirà anche attribuzioni e limiti di agenzie che nel corso degli ultimi anni hanno avuto ampia libertà di condurre azioni legali, che sono risultate in multe talvolta miliardarie e più in generale in grossi problemi per diversi intermediari e progetti del comparto. æ

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Vedi Commenti

  • Bitcoin è legato per il 90% al tasso di adozione e per il 10% alle decisioni politiche e a ciò che in futuro decideranno i vari Stati, se adottarlo come riserva di valore e proporlo a corso legale ma quel 10% in futuro avrà un peso maggiore del restante 90% sia in positivo che in negativo e determinerà l'andamento del mercato cripto. Ovviamente sono mie considerazioni personali ma fino ad ora ho visto giusto in tutte le situazioni. Quindi accorgiamoci dei movimenti del mercato e spostiamo i capitali di conseguenza.

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  • Adesso e’ il turno della Fed che, sebbene non abbia potere regolamentare sui mercati finanziari, fa di tutto per uccidere il settore crypto usando la moneta fiat M2 e i tassi d’interesse al solo fine di difendere sia le fiat che il dollaro digitale di imminente introduzione CBDC. Purtroppo però quelli non rispondono ai governi ma ai loro padroni.

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