Economia

Perché i mercati HANNO PAURA: dietro il crollo di Bitcoin e crypto I NUMERI DI FED!

Grande paura sui mercati. Questi numeri ti lasceranno a bocca aperta!
2 ore fa
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Da qui a fine anno ci saranno otto incontri del FOMC, la riunione che si occupa di decidere i tassi di interesse negli Stati Uniti. Dato che per gennaio la partita sembrerebbe essere chiusa, ovvero sembrerebbero impossibili tagli di qualunque tipo, è un buon momento per vedere anche cosa stanno prezzando i mercati da qui a fine anno. Il 2025 sarà dominato, almeno in questa prima fase, dalle vicende relative appunto ai tassi negli USA, che avranno un impatto sulla forza del dollaro e anche su altre grandezze macroeconomiche che impatteranno su Bitcoin e crypto.

Una premessa: non c’erano mai stati mercati così poco fiduciosi nella capacità di Federal Reserve, anche se sarebbe forse il caso di parlare di possibilità e necessità, di tagliare i tassi nel corso di questo anno. E questo perché la principale preoccupazione rimane quella di un’inflazione persistentemente alta, senza che poi dal mercato del lavoro e dall’economia in senso stretto arrivino dati che invitino ai tagli.

Va poi analizzato anche il nucleo di eventi che potrebbero portare a un’apertura, nuova, ai tagli ai tassi di interesse, e che tipo di impatto potrebbero avere su Bitcoin e crypto.

Cosa pensano i mercati oggi?

In realtà si è arrivati a questa situazione in modo graduale. A settembre scorso si erano prezzati almeno 4-5 tagli ai tassi che ora però sono diventati un miraggio di quelli che si vedono nel deserto, e soltanto dopo tante ore sotto il sole. Cosa pensano i mercati per i prossimi mesi? E perché è importante per Bitcoin e criptovalute?

  • Gli otto meeting del FOMC nel 2025

Il FOMC si riunisce ogni circa 6 settimane e decide, dati alla mano, cosa fare dei tassi di interesse. Gli appuntamenti per il 2025 saranno 8 e per i mercati al massimo uno o due di questi ospiteranno dei tagli.

AppuntamentoPossibilità di uno o più tagli rispetto a oggi
29 gennaio2,7%
19 marzo19,3%
7 maggio29,9%
18 giugno50,6%
30 luglio54,7%
17 settembre61,7%
29 ottobre64,2%
10 dicembre67,4.%
Le percentuali per almeno un taglio, rispetto ai livelli di tassi di oggi

Cerchiamo di capire questa tabella: i mercati non ritengono che si saranno tanti tagli. E anzi, al 23,6% ritengono che potrebbero esserci esattamente zero tagli. Una situazione che nessuno avrebbe potuto immaginare soltanto poche settimane fa – e che è in parte responsabile della situazione di difficoltà di queste ore.

  • Cosa può cambiare questo orientamento?

Vanno fatte delle premesse importanti: le proiezioni dei mercati sono in genere molto poco affidabili e anche con dati leggermente diversi dalle aspettative possono cambiare grandemente. Basti pensare che a settembre si credeva invece che si sarebbero potuti avere anche 5-6 tagli nel corso del 2025, soltanto perché il mercato del lavoro aveva indicato una leggera flessione, su ritmi più rapidi di quanto ci si aspettasse. Nel grafico l’andamento nell’ultimo anno della disoccupazione.

Il messaggio che deve passare, soprattutto in questa particolare situazione, è che esiste la tendenza naturale degli esseri umani – che poi sono la materia prima di cui vivono i mercati – a reagire eccessivamente alle ultime novità rispetto a quanto sarebbe invece razionale fare.

Anche Fed non è così hawkish: c’è da fare un’altra premessa. Neanche Fed è così hawkish. Nell’ultimo dot plot, che lascerà il tempo che trova ma che è comunque una proiezione ufficiale, i membri votanti del FOMC hanno indicato tra 2 e 3 tagli come ipotesi principale.

Il dot plot!

La stessa Federal Reserve, nel suo rapporto trimestrale sulle condizioni economiche e finanziarie ricorda inoltre che le proiezioni possono sbagliarsi in modo importante:

Le proiezioni economiche fornite dai membri del Consiglio dei Governatori e dai presidenti delle divisioni locali della Federal Reserve informano le discussioni sulla politica monetaria tra i decisori politici e possono aiutare il pubblico a comprendere le basi delle azioni di politica monetaria. Tuttavia, queste proiezioni sono accompagnate da una notevole incertezza. I modelli economici e statistici e le relazioni utilizzate per elaborare le previsioni economiche sono necessariamente descrizioni imperfette del mondo reale, e il futuro andamento dell’economia può essere influenzato da innumerevoli sviluppi e eventi imprevisti.

Ok, e cosa potrebbe modificare gli intendimenti per quanto riguarda i tassi di interesse?

  • GDP/PIL

Un’economia meno forte del previsto (quella USA sta comunque correndo), può costringere a atteggiamenti più dovish, ovvero più propensi al taglio dei tassi di interesse.

  • Lavoro

I dati che arrivano dal mercato del lavoro spesso vengono rivisti. E altrettanto spesso vengono rivisti al ribasso. Siamo sicuri al 100% che sia tutto ok e che non ci sia necessità di tornare su livelli di tassi più bassi?

  • Inflazione

L’inflazione può decelerare in modo significativo anche nel giro di poche settimane? Assolutamente sì, anche se il timore attuale, anche da parte di Fed, è per l’arrivo dei dazi, che potrebbero avere effetti rialzisti sull’inflazione. Arriveranno tali dazi? Staremo a vedere. Va anche ricordato che parte delle proiezioni di Federal Reserve hanno tenuto conto di eventuali politiche economiche del prossimo presidente che però non sono state non solo non ancora firmate, ma neanche discusse.

L’ipotesi bullish?

Difficilmente si potrà andare peggio di così in termini di quadro per gli asset risk on. E potrebbe essere questo il bottom di un quadro macro che è stato piuttosto punitivo anche per Bitcoin e crypto.

Noi continueremo a monitorarlo, tenendo conto di tutte le questioni più rilevanti e cercando anche di anticiparle. Forse però, con economia e lavoro ok e inflazione più dura, non siamo nel peggiore dei quadri possibili, almeno tra quelli che andavano prefigurandosi qualche mese fa. C’era il rischio della recessione (ancora non scongiurato), c’era il rischio (anche questo ancora non scongiurato) della stagflazione. Siamo proprio sicuri che la situazione in cui ci troviamo non sia tutto sommato ideale?

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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