Al momento di questa stesura, il mercato crypto è in forte calo. Bitcoin registra un ribasso intraday del 3%, mentre Ethereum è in calo del 7%. Le altcoin stanno subendo ribassi ancora più marcati. In queste situazioni, sono sempre le crypto con bassa capitalizzazione o carattere più speculativo, come le meme crypto coin, a soffrire maggiormente. Un esempio è Dogwifhat (WIF).
$WIF è attualmente quotato a 1,49 USDT e da inizio anno segna un calo del 24%, un dato tutto sommato contenuto considerando che nel 2024 aveva registrato un rialzo del 1112%. Il ribasso nel comparto delle meme token è generalizzato e, al momento, guidato da Brett (BASED), che scende del 13%. In questo scenario, tiene meglio Dogecoin, che registra un calo di circa il 5%.
A causa dell’elevata volatilità in atto, le percentuali di variazione cambiano rapidamente. Sul grafico allegato riportiamo una panoramica dell’andamento delle principali meme coin da inizio anno. Tra queste spicca sempre Dogecoin, che resta in verde con un risicato +0,30%, mentre la più debole è Popcat, con un -30%, seguita proprio da Dogwifhat con un -22%.
Nel corso del 2024, la market cap delle meme coin ha toccato il suo massimo storico a 127 miliardi di dollari, mentre il valore attuale di 92,25 miliardi registra un calo del 26%. In allegato il grafico storico della market cap delle meme coin.
Per chi se l’era persa, Dogwifhat è stata una di quelle meme coin sviluppate sulla blockchain di Solana, che nel corso del 2024 ha dato molte soddisfazioni ai suoi possessori, ma anche a livello di trading. $WIF è stata quotata sui principali exchange a fine 2023 e l’anno scorso ha toccato a marzo un ATH (massimo storico) a 4,86 USDT.
Sul grafico weekly allegato si può osservare l’andamento del prezzo di $WIF, come dopo l’ATH abbia subito una fase di correzione, intensificata nei mesi estivi, con un minimo di 1,060 USDT in agosto. Attorno all’area di 1 USDT si trovava l’area di supporto da cui è partito il rimbalzo.
Già tra settembre e ottobre, WIF aveva fatto registrare un ottimo rialzo, che ha trovato un ulteriore accelerazione nella leg up del mercato crypto di novembre, con il prezzo arrivato a un massimo di periodo a 4,813 USDT, sfiorando l’ATH di marzo. Dal massimo di novembre è iniziata una fase ribassista. Al valore attuale, il crollo è di circa il 60%.
Sul grafico daily di Dogwifhat possiamo osservare la fase ribassista del prezzo dal massimo di metà novembre. In dicembre c’è stato un breakdown del supporto tra 3 e 2,95 USDT, che corrisponde al 50% dei ritracciamenti di Fibonacci del vettore che va dal minimo di agosto (1,060 USDT) fino al massimo di 4,813 USDT.
Dal breakdown, c’è stata un’accelerazione ribassista ulteriore che si sta protraendo da circa 30 giorni. In questo scenario, il prezzo di WIF si trova in una terra di nessuno, senza opportunità di ingresso. Adesso, bisogna avere pazienza e aspettare un’ulteriore discesa verso l’area tra 1,090 e 1 USDT per valutare eventuali ingressi. Se il tutto sarà accompagnato da pattern tecnici, sarà ancora meglio.
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