Aggiornamento: Stuart Alderoty, CLO di Ripple, nega ogni tipo di conflitto con Trump.
Si sta consumando uno psicodramma in attesa del 20 gennaio, giorno in cui Donald Trump giurerà come prossimo presidente degli Stati Uniti e tutti i maggiori player del mondo crypto starebbero cercando, nel limite del possibile, di tirarlo per la giacca. Qualche giorno fa sono circolate indiscrezioni sulla possibilità di avere riserve in più crypto, allargando quella discussione che si fa da tempo sulla possibilità di una riserva Bitcoin.
Sono circolati i nomi di Ripple e Solana – e ora un ottimo approfondimento firmato da Sage D. Young e Veronica Irwin per Unchained contribuisce a riportare la discussione sul pianeta terra. Non c’è nulla di deciso, e anzi, ci sarebbero state anche discussioni piuttosto accese, complice qualche donazione di troppo al candidato che è uscito sconfitto dalle presidenziali USA.
Quel che sappiamo per ora è che in realtà di incertezza ce n’è tanta, anche per quanto riguarda l’eventuale riserva in Bitcoin. E che aspettarsi grandi e roboanti annunci anche per progetti di seconda fascia è esagerato, come avevamo correttamente segnalato una volta uscita la notizia del New York Post che parlava di un Donald Trump ricettivo su proposte di questo tipo.
Puoi investire in crypto con una posizione da 1.200$ su Bitget che puoi ottenere al 100% gratis! Iscriviti e versa almeno 300$ per goderti una posizione gratuita sui futures!
È questo quanto scrive Unchained. E a questa sensazione si aggiunge quanto scritto anche da Axios, che parla di una discussione molto accesa, con il futuro presidente degli USA che avrebbe tenuto una lista di chi non gli ha offerto pieno supporto durante la campagna elettorale e ora vorrebbe comunque passare all’incasso:
Avete guadagnato così tanto l’anno scorso e ora guadagnerete ancora di più grazie a me. Ma quando avevo bisogno di voi, dove c**zo eravate? Non eravate con me, e probabilmente eravate con Kamala Harris.
Secondo quanto riportato da Unchained, tale discussione si sarebbe tenuta appunto con i rappresentanti di Ripple. Come è noto, Chris Larsen – co-fondatore del progetto e oggi suo presidente – ha donato 1 milione di dollari in XRP proprio a Kamala Harris, cosa che avrebbe contribuito a far finire proprio Ripple nella lista dei cattivi.
Un quadro molto diverso, quello dipinto da Unchained, rispetto a quello che era circolato qualche giorno fa.
Confermato anche il fatto che Ripple avrebbe chiesto al Presidente di allargare le vedute (e le crypto da includere) della riserva strategica degli USA, per la quale, per il momento, si è parlato soltanto di Bitcoin.
Da qui a lunedì 20 gennaio, giorno del giuramento, si susseguiranno indiscrezioni, operazioni di PR vestite da notizie e più in generale di mezze verità e mezze falsità.
Sarà il caso di tenere la guardia particolarmente alta e di considerare ogni ingresso se questo è maturato in virtù di notizie che potrebbero non rivelarsi come tali.
Seguici anche su Telegram per rimanere sempre aggiornato sulle ultime novità crypto e per evitare di finire vittima di fake news e di altri raggiri che purtroppo sono sempre presenti nel mondo crypto come in quello degli investimenti più in generale.
Monta ancora lo scandalo Operation Chokepoint 2.0 contro il mondo crypto negli USA.
Discussioni accese tra i rappresentanti di Ripple e il Presidente Trump. A indispettire le…
Nuovo progetto di Tether. Parte su Ink di Kraken. Dall'altro lato della baracca stable…
Monta ancora lo scandalo Operation Chokepoint 2.0 contro il mondo crypto negli USA.
Hedera cresce del 730% dal novembre 2024, attualmente a 0,38484 USDT. Gennaio in rimbalzo…
La tigre cinese torna a ruggire: Bitcoin cresce trascinandosi dietro tutto il comparto crypto
Ripple nuovo ATH a 3,40 USDT dopo 7 anni e +61% a gennaio. Insediamento…
Stellar registra un aumento del 50% nel 2025 grazie al legame co Ripple. Resistenze…
Nuovo progetto di Tether. Parte su Ink di Kraken. Dall'altro lato della baracca stable…