Il mondo legato all’ecosistema Solana torna a volare, con rialzi di Jupiter (JUP) e Raydium tra i DEX operanti in DeFi. Nelle ultime 24 ore, SOL registra un +10%, Raydium +17% e JUP +23%. Il tutto mentre la fase di rialzo del mercato crypto sembra essere in rallentamento, con Bitcoin che sta ritracciando dalla resistenza in area 105.000$.
Il rally del mondo Solana è stato innescato ancora una volta da Donald Trump, che ha lanciato una sua meme coin, con tanto di annuncio sul suo profilo X. Per un approfondimento, vi rimandiamo all’articolo: Donald Trump ha lanciato un meme token su Solana: $SOL vola, il mondo rimane a bocca aperta.
Tornando al mondo dei DEX su Solana Raydium è il più noto, ma nel corso del 2024 è stato lanciato Jupiter, che nei mesi ha riscontrato interesse presso gli utenti. Attualmente, JUP quota 0,95 USDT e, con il rialzo delle ultime ore, è tornato positivo anche da inizio anno con un +23,10%.
Jupiter è stata lanciato sugli exchange il 31 gennaio 2024 ad un prezzo attorno a 0,10 USDT, come si può osservare nel grafico weekly con i dati di Bitget. Il 2024 per JUP si è concluso con una crescita di circa il 770%.
Osservando il grafico, si nota l’ATH a 2,04 USDT, registrato praticamente subito con uno spike rialzista. Tuttavia, questo genere di movimenti sporca i grafici e accade nelle fasi iniziali di quotazioni di nuove crypto con volumi contenuti. Ciò dipende anche dagli exchange: infatti, se si guarda Binance, questo ATH non c’è stato, ma se si consulta il sito CoinMarketCap, invece è registrato.
I primi mesi di quotazione sono stati rialzisti, con il prezzo attivo ad aprile a un massimo di 1,918 USDT. Infatti, a marzo è cominciata una fase ribassista molto rapida e violenta, che in due settimane ha fatto registrare un crollo del 56%.
La fase di ribasso si è protratta nei mesi successivi, con il prezzo di JUP che ha toccato un minimo a 0,6328 USDT in luglio. Questo livello è stato poi ritestato anche in agosto e settembre.
Da questa area di supporto, in zona 0,6303 USDT a settembre, è partita una fase di rimbalzo del prezzo, che ha poi avuto la spinta del rally post-elezione di Trump. In dicembre, JUP si è fermato sulla resistenza in area 1,30 USDT e da lì ha ripreso a ritracciare. Infatti, dicembre si è concluso per Jupiter con un ribasso del 26%.
Sul grafico daily si può osservare la fase correttiva da dicembre fino al rimbalzo di gennaio 2025. All’inizio di gennaio, il prezzo di JUP si è avvicinato alla prima resistenza vettoriale a 0,97 USDT, e da qui ha ritracciato con un minimo a 0,7020 USDT, da dove è ora in rimbalzo.
Il primo obiettivo è il breakout della resistenza in area 0,97 – 1 USDT. Il livello di resistenza principale invece passa a 1,075 USDT.
La crescita di Jupiter dalla sua quotazione si riscontra non solo nel prezzo ma anche nella sua TVL (Total value Locked). Attualmente ha raggiunto 2,78 miliardi di dollari e dal grafico del sito specializzato DefiLlama si può notare la costante fase di crescita.
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