Donald Trump non ha fatto alcun riferimento a Bitcoin e crypto durante il primo discorso presidenziale, quello immediatamente successivo al giuramento da 47° Presidente degli Stati Uniti d’America. La cosa non è piaciuta granché ai mercati, che hanno corretto in modo importante e che continuano a essere soggetti a una volatilità molto importante.
Ora l’attesa è per i primi ordini esecutivi che saranno firmati da Donald Trump, alcuni dei quali potrebbero riguardare appunto Bitcoin e il mondo crypto. Occhi puntati principalmente sulla possibilità di stop quantomeno alle vendite dei Bitcoin che gli Stati Uniti hanno ottenuto tramite sequestri e procedimenti di carattere penale.
Bitcoin ha comunque tenuto sopra i 100.000$, perdendo però nel corso dell’ora durante la quale Trump ha tenuto impegnato il pubblico con un discorso che si è occupato principalmente di immigrazione, inflazione, politica estera e politicizzazione dei principali dipartimenti del governo federale.
Bitcoin e crypto correggono durante il discorso di Trump
È stata un’ora particolarmente movimentata, accompagnata da volumi importanti per una giornata che vede le borsa USA chiuse per il Martin Luther King Day. Volatilità importante che ha visto Bitcoin oscillare tra i 100.000$ e i 105.000$ nel giro di pochi minuti e con candele da 15 minuti che sono arrivate a valere anche il 3%.
Bitcoin però tutto sommato tiene: non supera i minimi raggiunti nella giornata di ieri e nel momento in cui scriviamo sembrerebbe intenzionato a provare a recuperare almeno i livelli di inizio conferenza.
- Nessuna menzione, ma gli occhi sono sugli ordini esecutivi
Diverse testate americane hanno indicato la possibilità che ci siano già nel primo giorno diversi ordini esecutivi firmati da Trump. Qualcuno di questi potrebbe interessare immediatamente il mondo crypto, per quanto per le questioni più importanti (le riserve eventuali in Bitcoin?) si dovrà aspettare anche l’intervento del Congresso.
Sul tavolo, almeno secondo le voci di corridoio che si rincorrono da qualche giorno, ci sarebbero inviti immediati alle principali agenzie – SEC e CFTC – a rivalutare in generale le politiche che hanno applicato al mondo crypto. E la cosa potrebbe essere recepita con una certa rapidità da SEC, che si vocifera possa interrompere almeno alcune delle cause che la vedono contrapposta ad alcuni player e progetti crypto.
Ci si poteva aspettare di più?
Nella brevità del discorso inaugurale e con ben più pressanti problemi per gli USA (inflazione, disastri naturali, guerre) forse era troppo ambizioso aspettarsi un intervento diretto e un richiamo a quanto il settore ha subito nel corso degli ultimi quattro anni.
Ora i mercati proveranno ad aspettare i primi ordini esecutivi – da valutarsi una volta che verranno, eventualmente, pubblicati. Sul nostro Canale Telegram seguiremo in diretta l’evolversi della situazione a Washington.
- Economia
Sull’economia è stato affermato poco, se non la volontà di combattere l’inflazione (non è dato per il momento sapere come) e di imporre dei dazi.
Il riferimento a DOGE, il dipartimento dell’efficienza governativa che dovrebbe essere diretto da Elon Musk, ha agitato i prezzi di Dogecoin, anche se per un periodo temporale molto limitato. Per il resto, si attenderanno anche per l’economia i primi ordini esecutivi, così da capire quale potrebbe essere l’eventuale reazione di Wall Street domani alla riapertura.