Il firmamento dei nemici di Bitcoin si arricchisce di una nuova stella. Questa volta a tuonare contro i pericoli di $BTC è Pasquale Tridico, ex INPS ora in forza al Movimento 5 Stelle e spedito a Strasburgo a difendere le ragioni di una moneta che sia sempre, comunque e ovunque espressione della Banca Centrale Europea.
Gli ordini esecutivi di Donald Trump più che favorire il prezzo di Bitcoin sembrerebbero aver dato una spinta alla vendita di ansiolitici. Ieri Cipollone di BCE, oggi Tridico, a difendere interessi che, ci dicono dalla regia, sarebbero quelli di tutti gli europei.
Euro Digitale da una parte, Bitcoin dall’altra, con il favore di BCE, del Parlamento Europeo e a quanto apprendiamo dalla viva voce di Pasquale Tridico anche di alcuni dei principali partiti italiani.
Ore di panico tra i bitcoiner. In Europa non piacciono proprio a nessuno
Non bastava Pietro Cipollone, BCE, a ricordare che l’unica valuta che dovrebbe interessarci è l’Euro Digitale. Si aggiunge ora un altro peso massimo del dibattito politico. È Pasquale Tridico, ex INPS, ora a Strasburgo per conto del Movimento 5 Stelle, che ricorda a tutti che c’è una risposta europea, sicura, vantaggiosa al Bitcoin tanto amato dagli americani. È, fingiamo stupore, l’Euro Digitale:
L’euro digitale emesso dalla Banca Centrale Europea rappresenterebbe una risposta pubblica, sicura e indipendente, a sostegno della nostra autonomia economica e strategica rispetto alle criptovalute, che a causa della loro volatilità e della mancanza di regolamentazione, non possono offrire un metodo di pagamento stabile per i cittadini.
Questo è quanto afferma Pasquale Tridico e che è stato diffuso da ANSA in quello che avrebbe le sembianze di un comunicato diffuso dall’ufficio pubblico relazioni del parlamentare europeo.
Cammino dell’euro digitale che sarebbe però ostacolato da nemici senza nome, senza cognome e senza bandiera:
Questo progetto, purtroppo, rimane bloccato da alcuni Paesi e gruppi politici. Noi, invece, sosteniamo con forza l’introduzione di questo strumento perché garantirebbe l’indipendenza strategica dell’Europa dai colossi stranieri, principalmente americani, che monopolizzano i pagamenti elettronici.
Un allineamento perfetto tra Tridico dunque e quanto ha sempre affermato il governatore di Bankitalia Fabio Panetta.
Campagna coordinata? O semplice preoccupazione condivisa?
Non è un peccato e non è tantomeno un reato coordinarsi per far passare il proprio messaggio politico. E c’è anche la possibilità che certe esternazioni derivino più dal terrore suscitato dall’apertura al settore da parte degli USA che da un’effettiva comunità di intenti.
È utile però segnalare che anche l’uscita di Joachim Nagel, Bundesbank sul tema, che risale al 17 gennaio, alla quale va dato merito di essere uscita sui giornali prima del giuramento di Trump:
Da come la vedo io l’entusiasmo per i crypto asset privi di collaterale come Bitcoin può essere comparato alla mania dei tulipani nel 17esimo secolo. In quel tempo, il prezzo dei tulipani crebbe spettacolarmente in Olanda, anche di 10 volte nel giro di poche settimane. Poi la bolla è esplosa e ha innescato la prima crisi finanziaria della storia moderna.
L’entusiasmo muore sempre a un certo punto. E i crypto asset come Bitcoin sono tulipani digitali.
Varrebbe la pena di ricordare, per quanto si parli noi da uno scranno assai meno importante, che la storia dei tulipani, oltre a essere poco congrua con ciò che Bitcoin è, è pacifico che sia stata largamente esagerata da racconti successivi a quell’epoca.
Si dibatte da tempo su quanto ci sia di vero e di falso – con qualche certezza che è già patrimonio di chi si occupa più seriamente di Nagel di storia dell’economia: nessuna banca fallì, nessun impatto sull’enorme crescita di quella che viene ricordata come Dutch Golden Age.
chi acquisterà Bitcoin o investirà in cripto asset sarà perseguitato come gli ebrei ai tempi del fascismo? Intanto mi sa che presto andremo a messa nelle moschee..
A messa? La messa o meglio chiesa è L’industria dell’ignoranza. Poi non parliamo dei *PARLAMENTARI DORMIENTI* che stanno distruggendo la Nazione Italia, soprattutto con le tasse X5 sullo stesso prodotto. Progresso in Italia? Sotto zero, inesistente, tanto per dare una piccola idea, hanno rifatto l’asfalto in una strada comunale dopo 66anni, una vergogna mondiale.
Il vecchio burosauro che avanza e che ha sempre avuto il sedere su ricche poltrone.
L’ ignoranza e’ una brutta cosa. Una volta che arriva l’ Euro schifo digitale, possiamo chiudere tutte le imprese, negozi e interi settori. Non si rendono conto di quello che comportera’. Sara’ la volta che l’ Europa si svuotera’ e ci sara’ un altro enorme flusso migratorio verso Russia e America