Home / David Balland di Ledger rapito e liberato in Francia. Il riscatto crypto congelato da Tether. Parla Paolo Ardoino

RAPIMENTO DAVID

David Balland di Ledger rapito e liberato in Francia. Il riscatto crypto congelato da Tether. Parla Paolo Ardoino

Fondi sequestrati, grazie al tanto bistrattato mondo crypto. Una notizia da ricordarsi al prossimo attacco.

Il caso della settimana – almeno in termini di cronaca fuori dai mercati – è stato quello del rapimento di David Balland di Ledger. Rapimento che si è concluso nel migliore dei modi, fortunatamente per tutte le persone coinvolte – e che però ha visto anche la compartecipazione di attori di una certa importanza nel mondo crypto.

In breve, rimandandovi anche all’ottima intervista a Nicolas Bacca pubblicata da The Big Whale: David Balland è stato rapito insieme alla moglie. Sono intervenuti i reparti speciali francesi, è stata pagata una cauzione in USDT di Tether che poi però è stata prontamente bloccata.

A permettere il risultato ottenuto Nicolas Bacca, Sarah Compani e anche Tether, che è prontamente intervenuta per bloccare i fondi. Con qualche dettaglio interessante sia per i detrattori del settore, sia invece per chi non ha ben capito come funzionano certe cose.

Fondi bloccati per intervento di Tether

Il caso del sequestro di David Balland è stato già raccontato in dettaglio da France24.

Martedì David Balland è stato rapito dalla sua abitazione, in Francia e poi spostato in auto verso la location dove è stato tenuto prigioniero. Per il suo rilascio sono stati richiesti soldi, da versare in criptovalute. Ci sono storie piuttosto macabre su dita che sarebbero state tagliate e che non aggiungono però granché alla storia.

Sarebbero intervenuti i GIGN, reparti speciali della Gendarmerie francese e pare che sia stato pagato un riscatto. Riscatto pagato in Tether, cosa che è stata l’errore più grande tra quelli commessi dai sequestratori.

Afferma infatti Nicolas Bacca:

Per esempio, quando si tratta di congelare fondi, c’è a volte una mancanza di coordinazione tra le differenti fasi. Player come Tether sono stati incredibili, con il CEO Paolo Ardoino che ha accelerato il processo.

Abbiamo chiesto a Paolo Ardoino di cosa si tratta e come funziona. Sappiamo che Tether può congelare fondi, ovunque essi si trovino, ma cosa serve affinché si ottenga un congelamento di fondi in casi di questo genere? Ci risponde il CEO di Tether:

In generale chiediamo l’esposto alla polizia per verificare il caso. È comunque un documento estremamente rapido da ottenere.

E no, non è il primo caso che Tether ha affrontato:

Abbiamo collaborato svariate volte con corpi di polizia di varie nazioni.

Un caso che è una risposta concreta alle accuse di eccessiva anarchia di Tether e di assenza di collaborazione con le principali polizie del mondo.

In breve: chi accusa il mondo crypto di offrire una sponda a criminali incalliti è stato smentito. È stato proprio l’utilizzo di crypto come Tether a permettere il recupero del riscatto pagato.

TRASPARENZA: GIGN appartiene alla Gendarmerie e non alle forze di polizia francesi. L’articolo è stato corretto di conseguenza.

Iscriviti
Notificami
guest

2 Commenti
Più votati
Più nuovi Più vecchi
Inline Feedbacks
View all comments
Klaus Marvin
Klaus Marvin
9 ore fa

era meglio chiedere il riscatto in dollari?