Ripple ha ottenuto la licenza di money transmitter a New York e in Texas, secondo quanto è stato riportato da Finance Magnates. Le due nuove licenze si aggiungono alle 31 che il gruppo ha già conseguito negli Stati Uniti – e che sono necessarie all’espansione negli States delle tecnologie gestite da Ripple Labs.
Si tratta di due importanti licenze, secondo quanto è stato riferito da ripple, che seguono alla forte domanda di pagamenti in tempo reale sia da parte del settore bancario sia da parte delle società crypto attive nei due stati.
Grazie alle licenze di cui sopra, Ripple potrà dunque offrire i suoi servizi di integrazione di pagamenti cross border anche nei due Stati, che allargano così le prospettive del gruppo in quella che rimane la più importante delle economie del pianeta.
Ripple continua così a accumulare licenze che sono necessarie per il suo ramo di business principale, che è quello di integrarsi con realtà attive nel mondo dei pagamenti, offrendo una tecnologia che dall’invio alla ricezione del denaro è appunto sotto il controllo di Ripple Labs.
Continuiamo a vedere sempre più interesse da parte delle istituzioni finanziarie, che vogliono accedere ai benefici del mondo crypto e del mondo blockchain per pagamenti più rapidi, più economici e che funziona 24 ore su 24 e 7 giorni alla settimana. Con anni di esperienza nel mondo crypto e nel mondo della finanza, Ripple è in una posizione ideale per supportare le compagnie che sono pronte a operare in questi orizzonti.
Questo è il commento di Joanie Xie, che è managing director per il Nord America di Ripple.
Probabilmente sì. XRP di Ripple è stata la crypto maggiormente colpita dagli attacchi di SEC durante la precedente gestione – quella che faceva capo a Gary Gensler. Con il nuovo quadro politico, il gruppo potrebbe effettivamente avvantaggiarsi di regole più chiare e comunque di autorità meno ostili verso questo tipo di tecnologie.
Va ricordato comunque che i problemi legali con SEC non hanno ostacolato negli anni l’ottenimento di licenze da parte di Ripple. Il gruppo ne ha infatti oltre 50 negli USA, di cui ora 33 come società che può occuparsi di trasferimento di denaro.
Ripple starebbe inoltre, secondo diversi report, cercando di influenzare l’attuale amministrazione a favore delle proprie attività, anche in ottica dell’inserimento di XRP nella riserva nazionale crypto degli USA. Sforzo che però sarà titanico e che ha già sollevato molte polemiche. Staremo a vedere quali ne saranno i risultati.
XRP è stata inoltre una delle crypto più colpite dalla correzione odierna.
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