Tuttle Capital ha inviato dieci richieste di approvazione per altrettanti ETF crypto. Saranno strumenti finanziari a leva (2x) e avranno come sottostante diverse crypto che non erano mai state incluse in prodotti del genere. Gli ETF non sono stati ancora approvati e si trovano nella prima fase del lungo processo che potrebbe portare alla loro quotazione nelle borse USA.
Tuttle Capital ha richiesto ok per ETF che investiranno, tramite derivati, su Ripple $XRP, Cardano $ADA, Litecoin $LTC, Chainlink $LINK, Polkadot $DOT, $BNP, $BONK, $TRUMP e $MELANIA. Sono dunque presenti almeno 3 meme token, due dei quali legati al nuovo Presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Secondo James Seyffart di Bloomberg – qui il tweet – è questo il caso di gestori che cercano di testare i limiti di SEC. Con filing così bizzarri, sapremo che tipo di prodotti la nuova SEC sarà disposta a approvare e quali no. A proposito di meme: Bitget ti regala qui una posizione da 1.200$, solo se sei un lettore di Criptovaluta.it. Iscriviti, versa almeno 300$, fai 1.000$ di volumi e goditi la posizione.
I prodotti proposti da Tuttle Capital
Tuttle Capital non è nuova a filing e alla creazione di ETF che molti analisti definirebbero come bizzarri. Questa volta però sta cercando di capire quali siano effettivamente i confini che SEC ha intenzione di imporre durante la sua nuova gestione.
Per capire cosa sta succedendo è utile capire che tipo di situazione è venuta a crearsi. Durante l’era Gary Gensler, l’agenzia federale che si occupa di regolamentazione dei contratti d’investimento è sempre stata contraria a ETF con sottostante in criptovalute. Lo è stata per anni anche verso gli ETF su Bitcoin, con l’approvazione nel 2024 che è dovuta a sconfitte in tribunale contro Grayscale e non a un autentico desiderio di approvarli.
Con la vittoria di Donald Trump alle elezioni le cose sono cambiate radicalmente. A capo di SEC finirà Paul Atkins e l’intero tema crypto è passato nelle mani di Hester Peirce, commissario storicamente vicino al mondo Bitcoin e crypto. Non è chiaro però fino a dove la nuova SEC vorrà spingersi nell’apertura dei mercati al mondo crypto.
- David Sacks e la sua nuova divisione del mondo crypto
David Sacks, che guida il crypto team presidenziale si è già espresso chiaramente su quello che sarà il corso della nuova amministrazione. Ci sarà una divisione netta e chiara tra le crypto che sono commodity, quelle che sono security (e dunque sotto il controllo di SEC) e le crypto “da collezione”, nelle quali rientreranno appunto anche $TRUMP e $MELANIA.
Ed è in questo contesto che Tuttle sta testando i limiti della nuova SEC, tenendo probabilmente conto anche di quanto già affermato da Sacks pubblicamente.
Che tipo di ETF saranno?
Sono ETF a leva, il che vuol dire che replicheranno con un moltiplicatore 2 l’andamento di ogni singola crypto. Saranno, nel caso di approvazione, prodotti più rischiosi degli investimenti spot e saranno appetibili per un numero ristretto di investitori.
Sarà comunque interessante vedere, come abbiamo già indicato sopra, la risposta di SEC: sarà pronta a dare un liberi tutti che – dato il dinamismo del mondo crypto – potrebbe portare a migliaia di prodotti di questo tipo? O forse, nel nuovo contesto USA, sarebbe il caso di chiedersi perché non dovrebbero farlo.
C’è differenza tra un ETF su $TRUMP e uno sui junk bond? Possiamo davvero ritenere peggiore per qualità un ETF su $MELANIA rispetto a SPDR Bloomberg High Yield Bond ETF ($JNK)?
E soprattutto, da quando SEC avrebbe il diritto di decidere sulla qualità degli investimenti proposti sulle piazze? Risposta breve: non ha quel tipo di autorità – e può decidere soltanto sulla liceità di certi prodotti.
PS: non ci è esattamente chiaro cosa sia BNP. Qualcuno ha parlato di BenePit, seguiranno aggiornamenti.