Tutti penseranno ai tassi, sbadiglieranno perché non accadrà nulla in quel senso e poi si focalizzeranno sui forse, sui vedremo e sul tono della voce di Jerome Powell. I grandi investitori e le grandi banche però vorrebbero sapere qualcosa di più, ovvero cosa ne sarà del percorso di quantitative tightening.
In breve, per chi non frequenta le pagine interne dei giornali di finanza: il quantitative tightening altro non è che il processo con il quale, gradualmente, la banca centrale scarica i titoli che ha acquistato durante la fase di politica monetaria espansiva. Dato che la cosa è iniziata da tempo, dato che impatta sul mercato e dato anche che Fed non ne parla da tempo, le banche iniziano a rumoreggiare.
Ne sapremo di più questa sera? A proposito, seguiremo la conferenza stampa sul nostro canale Telegram VIP – e vedremo se ne verrà fuori qualcosa anche in termini di QT, e se i sospetti delle banche – che vedremo tra poco, si riveleranno come fondati o no. Che tipo di riflesso avrà la cosa, eventualmente, su Bitcoin e crypto?
In breve, rimandandovi a letture più specifiche per chi segue anche il mercato dei bond, che sta già prezzando un periodo più dovish per Fed, condito però da un allungamento del QT.
Le principale banche d’affari credono che il percorso di tightening si allungherà e a fare pressione per ricevere informazioni più chiare sono tutte le principali banche d’affari che operano in America: BoA, Barclays, Goldman Sachs. Tutte si aspettano che Fed allungherà il percorso, almeno rispetto a quanto precedentemente annunciato.
La questione è importante per i mercati: più a lungo finirà per protrarsi il QT, più sarà alta la pressione sulle riserve bancarie, più ci saranno effetti sui tassi di interesse effettivi. Nel grafico sopra l’andamento degli asset di Fed.
Per quanto ci siamo trovati poche volte – nella breve storia di Bitcoin – di fronte a situazioni così ingarbugliate, un maggiore costo del debito vorrebbe dire impatto importante sulla liquidità disponibile e pressione ribassista sul prezzo di $BTC, se dovesse nei fatti essere confermata la correlazione tra Bitcoin e liquidità – o il parallelo di Bitcoin con gli asset risk on.
Sul medio e lungo periodo – ammesso che Bitcoin riesca a incarnare effettivamente il ruolo di alternativa a un sistema finanziario fatto di tanti piccoli chimici e di pochi uomini di grandi visioni – potrebbe venirne fuori anche qualcosa di interessante.
Staremo a vedere – è uno dei tanti punti interrogativi che accompagneranno questa conferenza stampa. Fino a quando Fed potrà continuare a ridurre le sue dotazioni, senza che il sistema cominci a presentare qualche problema? Sarà ancora in grado Jerome Powell di fare l’equilibrista, gioco che gli è riuscito quasi perfettamente fino a ora?
È un Jerome Powell che piace ai mercati, ma che rivendica anche ampia indipendenza.
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