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Yale e Harvard hanno investito in Bitcoin da almeno 1 anno!

4 anni fa
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Diversi fondi di investimento collegati ad importanti atenei americani starebbero acquistando Bitcoin da almeno 1 anno. È questa la notizia che si è rapidamente diffusa, oggi, negli ambienti degli specialisti di criptovalute, notizia che non sarebbe stata però ancora confermata dai diretti interessati. 

Le università collegate all’acquisto di Bitcoin sarebbero YaleHarvard e Brown, tre dei più importanti atenei al mondo, che avrebbero acquisito BTC tramite i fondi di risparmio a gestione diretta, tramite le loro fondazioni. 

Arrivano anche i fondi delle università americane a investire su Bitcoin

Questo in aggiunta ad investimenti di diverse scuole del cosiddetto circuito Ivy League, che avrebbero già investito, a partire dal 2018, in fondi concentrati sulle criptovalute. Se confermata, la notizia, che è di fonte molto autorevole, sarebbe l’ennesima prova che ormai anche le istituzioni hanno iniziato da tempo ad  investire in Bitcoin.

Sempre secondo la stessa fonte, le allocazioni sarebbero ancora di piccola entità, almeno rispetto alla dimensione tipica di questi fondi, ma comunque di grandezza sufficiente per costituite segno inequivocabile di interesse da parte di soggetti così istituzionali. 

Cosa vuol dire questo per il futuro di Bitcoin?

Vuol dire che – come d’altronde avevano confermato altre notizie su investimenti istituzionali – l’interesse per la criptovaluta è al massimo storico e non coinvolge più esclusivamente soggetti appassionati di queste tematiche. Bitcoin sta lentamente diventando un punto di riferimento possibile per gli investimenti ad alto rischio.

Non si farà più soltanto trading in Bitcoin, ma vi si potranno applicare, seguendo gli esempi degli investitori istituzionali di cui sopra, anche strategie di medio e lungo periodo. Strategie che possiamo implementare sia con eToro (che ci offre una demo gratuita), sia invece con altri tipi di intermediari, come Capital.com – anch’esso gratis – che permette di investire anche contro Euro e altre valute fiat

Da notare il fatto che l’investimento di questi tre fondi che abbiamo citato sarebbe avvenuto tramite Coinbase. uno degli exchange che sono da sempre consigliati da Criptovaluta.it

Per ora nessuna smentita

Per il momento non sono arrivate smentite dai diretti interessati, che contattati da diverse testate hanno preferito non commentare la notizia. Si tratta di un comportamento, questo, tipico delle PR di chi gestisce fondi di una certa importanza ma che non vale in alcun modo una smentita. Nei prossimi giorni la situazione dovrebbe farsi più chiara e dovrebbe arrivare una conferma – a questo punto non rimandabile – da parte sia dei fondi coinvolti, sia di Coinbase, che è stato – parrebbe – intermediario delle operazioni. 

Per gli effetti di questo nuovo interessamento da parte degli investitori cosiddetti istituzionali, dovremo forse aspettare qualche tempo, anche quando sarà tornata un po’ di calma all’interno del settore delle criptovalute e di Bitcoin. Oggi i mercati continuano ad essere molto turbolenti e con forti segni meno non solo su BTC, ma anche su EthereumRipple e Bitcoin Cash

Non si concluderà qui la stagione dell’ingresso di fondi importanti e altamente istituzionali nel settore delle criptovalute. Come ci ha ricordato la Banca Centrale di Singapore soltanto ieri Bitcoin potrà essere l’oro del futuro e – aggiungiamo noi – quegli intermediari affidabili che la Banca richiedeva sono probabilmente già qui.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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