ETF Bitcoin di BlackRock pronto allo sbarco in Europa. Larry Fink punta tutto su BTC

Secondo quanto è stato riportato da Bloomberg, BlackRock sarebbe pronta lanciare il suo ETF Bitcoin anche in Europa, domiciliandolo in Svizzera. Il giornale riporta fonti informate dei fatti – e manca ancora la conferma ufficiale da parte del gruppo guidato da Larry Fink.

L’ETF iShares (BlackRock) su Bitcoin negli USA è stato il lancio più importante di sempre di un prodotto di questo tipo (tenendo conto anche di quelli con sottostanti classici) della storia della finanza americana, e ha accumulato in un anno di vita oltre 58 miliardi di dollari di afflussi di capitale.

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Probabilmente sulla spinta di questo successo BlackRock ha pensato di allargare l’offerta di questo prodotto anche in Europa, dove però esiste già una concorrenza piuttosto arcigna composta da 21Shares, ETC, VanEck. Con altrettanta probabilità BlackRock vorrà offrire questo prodotto a una clientela sofisticata e che potrebbe essere rimasta fuori dal mercato anche tramite ETP/ETF (più corretta la prima dicitura in Europa) anche per la mancanza di un interlocutore di questo prestigio.

BlackRock rifiuta di commentare

Per il momento però non arrivano né conferme né smentite da parte di BlackRock e la notizia è da considerarsi come ancora da confermare, per quanto le fonti di Bloomberg siano storicamente affidabili (anche se non sempre nel mondo crypto).

L’o scoop di Bloomberg parla per il momento soltanto di ETP dedicato a Bitcoin, senza fare menzione dell’altro ETF “crypto” del gruppo, che ha come sottostante Ethereum. Un prodotto che ha avuto certamente meno successo ma che è stato comunque oggetto di un lancio più che adeguato.

Sembrerebbe comunque molto strano vedere il lancio di uno soltanto di questi prodotti, che il gruppo sta invece cercando di spingere in parallelo negli Stati Uniti, per quanto con minore successo per il secondo asset per capitalizzazione di mercato nel mondo crypto.

Un mercato con già diversi gestori

Il mercato europeo in realtà è partito con largo anticipo rispetto a quello statunitense e vede la partecipazione già di diversi fondi.

Cifre estremamente ridotte rispetto a quelle che circolano negli USA. Potrà essere l’arrivo di BlackRock a attirare più investitori – magari anche tra gli istituzionali – su questo tipo di prodotti che hanno in cassa Bitcoin davvero e non ne replicano semplicemente il prezzo?