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Esposto contro le crypto di Donald Trump: Public Citizen scrive al DOJ contro $TRUMP e $MELANIA

Primi problemi legali per $TRUMP e $MELANIA. Ecco chi ha scritto al Dipartimento di Giustizia.

Arrivano i primi problemi, se così vogliamo chiamarli, per $TRUMP e $MELANIA, i due meme token crypto che sono stati lanciati in concomitanza con l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca.

Public Citizen, una sorta di associazione a tutela dei consumatori attiva negli Stati Uniti, ha infatti contestato l’iniziativa e invitato i responsabili alla chiusura, con conseguente restituzione del capitale agli investitori. Non è esattamente chiaro come si dovrebbe procedere, se il piano di Public Citizen dovesse essere accettato, con il rimborsare chi ha acquistato il token sul mercato secondario.

La richiesta è contenuta in un esposto formale al Dipartimento della Giustizia e in particolare alla divisione che si occupa di etica dei membri del governo.

Secondo quanto è riportato da Decrypt – il DoJ non avrebbe commentato sulla richiesta, così come non avrebbe risposto l’ufficio stampa della Casa Bianca, che pur – va ricordato – non sono collegati con l’iniziativa.

Denaro in cambio di nulla

La questione sollevata da Public Citizen è più articolata di un attacco frontale a Donald Trump e alla sua iniziativa. Si parla infatti nel testo di denaro in cambio di nulla – una sorta di regalo personale per il presidente, con l’associazione che dunque nega ogni tipo di utilità alla categoria meme token in generale e più nello specifico del progetto di Donald Trump.

  • Uno strumento per il finanziamento dall’estero?

Sempre secondo l’associazione, la vendita di token sarebbe stata un modo per aggirare certe norme che vietano il finanziamento estero a favore di persone che detengono cariche politiche rilevanti negli Stati Uniti.

E la cosa porrebbe anche problemi in termini di precedente, dato che affermerebbe la possibilità per i politici di sfruttare la propria carica per guadagni personali.

Qualcosa che tutto sommato ci si aspettava

Ne avevamo già parlato sulle pagine di questo sito. Una mossa del genere, a prescindere da quanto si possa essere a favore o contro la libertà di una carica politica così elevata di fare ciò che vuole, anche nel mondo crypto, avrebbe sollevato polemiche e anche attirato certi tipi di associazioni.

A muoversi per prima è Public Citizen, che gode di una certa rispettabilità negli States anche perché rifiuta ogni tipo di fondo pubblico.

Vedremo come evolverà la situazione. $TRUMP continua a attraversare una fase molto complicata – con perdite nel momento in cui scriviamo che superano sulle 24 ore l’8%. Una situazione che ha causato un certo malumore tra chi aveva acquistato il token pensando di ottenere grandi profitti grazie al sostegno dell’uomo del momento.

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