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Esposto contro le crypto di Donald Trump: Public Citizen scrive al DOJ contro $TRUMP e $MELANIA

Primi problemi legali per $TRUMP e $MELANIA. Ecco chi ha scritto al Dipartimento di Giustizia.
6 ore fa
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Arrivano i primi problemi, se così vogliamo chiamarli, per $TRUMP e $MELANIA, i due meme token crypto che sono stati lanciati in concomitanza con l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca.

Public Citizen, una sorta di associazione a tutela dei consumatori attiva negli Stati Uniti, ha infatti contestato l’iniziativa e invitato i responsabili alla chiusura, con conseguente restituzione del capitale agli investitori. Non è esattamente chiaro come si dovrebbe procedere, se il piano di Public Citizen dovesse essere accettato, con il rimborsare chi ha acquistato il token sul mercato secondario.

La richiesta è contenuta in un esposto formale al Dipartimento della Giustizia e in particolare alla divisione che si occupa di etica dei membri del governo.

Secondo quanto è riportato da Decrypt – il DoJ non avrebbe commentato sulla richiesta, così come non avrebbe risposto l’ufficio stampa della Casa Bianca, che pur – va ricordato – non sono collegati con l’iniziativa.

Denaro in cambio di nulla

La questione sollevata da Public Citizen è più articolata di un attacco frontale a Donald Trump e alla sua iniziativa. Si parla infatti nel testo di denaro in cambio di nulla – una sorta di regalo personale per il presidente, con l’associazione che dunque nega ogni tipo di utilità alla categoria meme token in generale e più nello specifico del progetto di Donald Trump.

  • Uno strumento per il finanziamento dall’estero?

Sempre secondo l’associazione, la vendita di token sarebbe stata un modo per aggirare certe norme che vietano il finanziamento estero a favore di persone che detengono cariche politiche rilevanti negli Stati Uniti.

E la cosa porrebbe anche problemi in termini di precedente, dato che affermerebbe la possibilità per i politici di sfruttare la propria carica per guadagni personali.

Qualcosa che tutto sommato ci si aspettava

Ne avevamo già parlato sulle pagine di questo sito. Una mossa del genere, a prescindere da quanto si possa essere a favore o contro la libertà di una carica politica così elevata di fare ciò che vuole, anche nel mondo crypto, avrebbe sollevato polemiche e anche attirato certi tipi di associazioni.

A muoversi per prima è Public Citizen, che gode di una certa rispettabilità negli States anche perché rifiuta ogni tipo di fondo pubblico.

Vedremo come evolverà la situazione. $TRUMP continua a attraversare una fase molto complicata – con perdite nel momento in cui scriviamo che superano sulle 24 ore l’8%. Una situazione che ha causato un certo malumore tra chi aveva acquistato il token pensando di ottenere grandi profitti grazie al sostegno dell’uomo del momento.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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